Omelia (07-10-2012)
don Nazareno Galullo (giovani)
Un invito a trasgredire: il vero sballo è dire NO!

Cerchiamo di intenderci: non sono a favore del divorzio, pur essendo uno che non si è mai sposato! :-) Ma a me pare che oggi chi è contrario al divorzio è una voce fuori campo. Ebbene sì, sono voci fuori campo quelli che, come me, credono ancora nel valore del matrimonio. E credono anche che questo vangelo non sia per quelli del tempo di Gesù meno che per noi del nostro tempo: viviamo una tale incertezza circa il matrimonio che se vai in giro a dichiarare apertamente la tua contrarietà al divorzio, rischi di essere beffeggiato. Eppure, anche Gesù la pensa così. Con una differenza: che la pensa così non perché "deve" ma perché la realtà del matrimonio è l'amore, quello vero. E come ogni cosa vera questo non può finire.
Diversamente allora, bisogna interrogarsi su quella frase "i due saranno una cosa sola". Pone l'accento sul "futuro", mentre a me pare che oggi non si dia molto spazio al futuro. Si vive tutto nell'immediato e subito. Hai 15, 17, o 20 anni, conosci la prima (o il primo), sei innamorato folle... e già via che si scivola a letto pensandosi "amanti per tutta la vita". Pensandosi... perché poi la realtà dei fatti è ben diversa.

Ragazzi, ma ci pensate al futuro quando vi innamorate? Pensate: e se non fosse l'uomo (o la donna) che dovrò essere una carne sola con me? Ci giochiamo le carte migliori prima ancora di aver imparato a giocare. E la sessualità diventa "come bere un bicchiere d'acqua". E la cosa più importante diventa la contraccezione. E quando le cose non vanno c'è il divorzio.

Sì, perché siamo figli di una generazione "free", che ha voluto il "tutto e subito" come motto di vita da trasmettere alle generazioni sin da piccoli.

Eppure, è scritto che "i due saranno una sola carne". Una sola, e non una sola con quello, una sola con quell'altro, un'altra sola con quest'altra. E si tenta, e ritenta pensando così di "imparare" l'Amore...e si finisce schiacciati da un "amore da fare" ma non da "essere" per l'altro, con l'altro, per sempre!

Gesù è il Signore della vita. Di quella stessa che per tanti è la "propria vita", quasi una proprietà privata dove Dio è meglio che non ci entri, e che se proprio deve entrare, non deve varcare mai la porta della sessualità e dal matrimonio è meglio che ne stia fuori perché "la Chiesa non ci ha mai capito niente di matrimonio".

E invece no! Perché l'insegnamento più grande è proprio quello della Parola di Dio: l'uomo non divida ciò che Dio ha unito. Se Dio ha unito e noi dividiamo è perché già siamo divisi in noi sulle questioni morali: al "vero bene" abbiamo sostituito il "io la penso così". Al "giusto" abbiamo sostituito il "tutti fan così ormai".

Non a caso Gesù resta indignato dai suoi discepoli subito dopo questi discorsi, prende dei bambini e dice "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite". Sì, perché sono loro il frutto vero dell'amore vero. E sono loro che motivano questa "carne sola".

Gesù ha bisogno di giovani nuovi, che sappiano essere, per così dire, "trasgressivi" dicendo quel "no non ci sto!" alla mentalità di questo mondo, con scelte di vera castità. Che sono quelle che sole possono far sì che l'incontro di due persone sia "l'essere una carne sola".

Il vero sballo è dire no, diceva uno slogan di qualche anno fa. E diciamolo ancora con forza, e senza vergogna che dire no a questo modo attuale di intendere matrimonio e sessualità è un punto di forza. Ma solo se hai fede è Dio ad unire.

Ragazzi, datevi una svegliata...per non trovarvi a rimpiangere anche voi di quando, bambini, giocavate nel sogno di una famiglia con la F maiuscola. E soprattutto sappiate essere giovani nuovi, e non vecchi... già grandi, già "consumati" a 15 anni o poco più.
Un abbraccio a tutti.