Omelia (08-10-2012) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Galati 1,6-7 Mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo. Però non ce n'è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Gal 1,6-7 Come vivere questa Parola? Paolo, che ha vissuto sulla propria pelle l'esperienza di un incontro con Cristo così forte da trasformarlo da persecutore accanito a intrepido apostolo, non riesce a capacitarsi come si possa cambiare tanto facilmente bandiera, cedendo agli attacchi di chi ha il solo scopo di sovvertire il vangelo di Cristo. Il suo, più che un severo richiamo, è il gemito di un cuore appassionato per Cristo e posseduto da una gelosia paterna verso coloro che ha generato alla fede. Come è possibile accantonare così in fretta chi ha dato la vita perché noi ne fruissimo in abbondanza? Un interrogativo che ci raggiunge nel vivo della nostra società, del nostro quotidiano. Non siamo anche noi bombardati da messaggi più o meno subdoli, tesi a intaccare la fede in Cristo, anzi a banalizzarne quando non si arriva a ridicolarizzarne e imbrattarne la stessa realtà? E noi come reagiamo? Un sorrisetto complice, un ossequioso riconoscimento della libertà di espressione anche se offensiva e lesiva dei valori in cui crediamo, un insensibile e progressivo adeguarci lasciando annacquare la nostra fede. Ovviamente non si tratta di scendere in campo armati di fucile, ma di prendere rispettosamente e civilmente posizione, dando ma anche esigendo rispetto per ciò in cui crediamo e a cui intendiamo conformare la nostra condotta, e, soprattutto, guardandoci dalla tentazione di adeguarci pecoristicamente allo standard di vita che viene insinuato. Forse, quest'oggi, non ci sta male un serio ripensamento sulle convinzioni che sostengono la mia fede e su come queste influiscono sul mio vissuto personale e relazionale. Donami, Signore, di porre te quale pietra angolare della mia vita, e dammi il coraggio di rimanere saldamente ancorato ad essa, anche sfidando il compatimento di chi non riesce a resistere alle suggestioni del "tutti fanno così". La voce di un pianista Sii sempre impavidamente cristiano, pronto a santamente osare per il trionfo del tuo Signore e Re. Suscita in te questi sentimenti di fierezza cristiana pensando anche alla grande bontà di Dio verso di te. Quale merito avevi per essere chiamato alla vera fede? G. Nardi |