Omelia (11-10-2012)
Riccardo Ripoli
Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto

Il Signore non ci insegna ad essere importuni, ma ad insistere, a non arrendersi, a non mollare mai la presa.
Quando si ritiene che una cosa sia giusta non dobbiamo mai abbandonare la speranza, dobbiamo andare avanti, stringere i denti. Il Signore non sempre risponde subito alle nostre richieste, a volte ci fa aspettare per mettere alla prova la nostra Fede. Facile chiedere ed ottenere subito, ci sarebbe una corsa alla preghiera, sarebbe un opportunismo al massimo livello.
Quando vostro figlio vi chiede qualcosa siete subito pronti ad accontentarlo? A volte si, a volte no. Dire sempre si immediatamente significa viziare il figlio, aspettare per vedere la sua reazione, rispondere anche con un no serve per capire se il ragazzo si sa accontentare, se ha imparato ad amare anche quando le cose non vanno come lui vorrebbe.
Così come facciamo noi con nostro figlio, educandolo con amore, così fa anche Dio con noi.
Nei 26 anni di associazione sono stati tantissimi gli ostacoli che abbiamo incontrato, a partire dalla diffidenza delle persone, i servizi sociali, le problematiche con i genitori naturali, la ricerca continua di soldi, ma non ci siamo mai spaventati, mai arresi. Siamo andati avanti per la nostra strada certi di avere il consenso di Dio perché, come diceva Madre Teresa "se è opera del Signore andrà avanti, altrimenti sarà Lui a fermarci".
Una frase che ripeto spesso ai miei ragazzi è che la differenza tra il possibile è l'impossibile è il provarci, ma aggiungo che bisogna farlo innanzitutto con la preghiera, non certo demandando a Dio, ma proponendo soluzioni ai problemi mettendoci tutto il nostro impegno, con la certezza che se si tratta di una cosa giusta, il Signore ce la concederà.