Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi
Secondo la profezia di Isaia, nei tempi messianici il lupo e l'agnello pascoleranno insieme. Questo significa che vi sarà nel lupo un radicale, essenziale cambiamento della sua natura: da natura carnivora a natura erbivora. Da natura che sbrana a natura che pascola. Invece di nutrirsi di carne si nutre di erba, fieno, paglia.
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà (Is 11, 6). Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come un bue, ma il serpente mangerà la polvere, non faranno né male né danno in tutto il mio santo monte". Dice il Signore (Is 65, 25).
Sui lupi vi è però anche un altro insegnamento. Viene rivelata la loro natura cattiva, che è veramente cattiva, perché sbrana e dilania le carni. Natura famelica, sempre affamata, sempre in cerca per divorare qualcuno.
I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda, versano il sangue, fanno perire la gente per turpi guadagni (Ez 22, 27). Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli, più agili dei lupi della sera. Balzano i suoi destrieri, venuti da lontano, volano come aquila che piomba per divorare (Ab 1, 8). I suoi capi in mezzo ad essa sono leoni ruggenti, i suoi giudici sono lupi della sera, che non hanno rosicchiato dal mattino (Sof 3, 3).
Gesù manda i suoi discepoli come agnelli in mezzo a lupi. Raccomanda loro di essere prudenti come serpenti, semplici come le colombe. Annunziare il Vangelo è missione ardua, difficile, umanamente impossibile, allo stesso modo che è umanamente impossibile per un agnello abitare, convivere, rimanere in vita in mezzo ad un branco di lupi che niente hanno rosicchiato e che sono pronti ad assalire qualsiasi animale passi dinanzi al loro sguardo. È umanamente impossibile. Non però divinamente.
La missione è divinamente possibile, perché secondo la profezia di Isaia, il lupo di può convertire, redimere, salvare, fare ritorno al suo Dio e Signore. Tutto è possibile per grazia. La grazia di Dio può convertire anche i più grandi peccatori. Nulla è impossibile a Dio e il missionario del Vangelo deve andare in mezzo ai lupi con questo convincimento di fede, con la forza della grazia e della verità che è in Cristo Gesù.
Altra verità che dovrà sempre accompagnare il missionario del Vangelo è questa: la sua vita è tutta posta nelle mani di Dio, a lui interamente consegnata. Sarà Lui a dirigerla, governarla, guidarla. Sarà Lui a predisporre ogni cosa sul suo sentiero. Sarà sempre Lui a provvedere ad ogni cosa. Lui una cosa sola dovrà fare: affidarsi totalmente al suo Dio e Signore. Poi sarà il Signore a predisporre per lui tutto ciò che è il suo sommo bene: fame, nudità, percosse, lapidazione, disprezzo, tribunale, patibolo, croce, esilio, solitudine, abbandono. Chi si fida del Signore sa che tutto questo serve per la sua crescita spirituale in fedeltà e in amore e per una più efficace opera nella conversione dei cuori. Con questa fede il missionario del Vangelo non teme né vita e né morte. Sa morire e sa vivere solo per il Vangelo perché solo il Vangelo è la sua vita.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri servi del Vangelo.
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