Omelia (21-10-2012)
mons. Giuseppe Giudice
Siamo capaci di umiltà?

Manteniamo ferma la professione della fede: perché al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori; perché ha vissuto il suo intimo tormento; perché si è addossato le nostre iniquità; perché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera; perché è passato attraverso i cieli; perché ci compatisce nelle nostre prove; perché è venuto a servire ogni uomo.
Egli ha bevuto il calice per noi e ha ricevuto il battesimo di sangue. Egli ha governato dallo sgabello scomodo della Croce. Egli, si è fatto ultimo, affinché ogni ultimo possa stare accanto al Primo.
Sì, ha dato la vita per tutti, anche per coloro che, come i discepoli, sono indignati. Egli scende nella povertà del cuore umano. Accostiamoci con fiducia al trono della grazia e manteniamo ferma la professione della nostra fede.