Omelia (21-10-2012) |
Riccardo Ripoli |
Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire Avete mai visto un politico, un re, un arcivescovo venire a casa vostra a preparavi il pranzo, pulire casa, portare i bambini a scuola, andare a farvi la spesa, eppure sono molto meno di Dio, ma Gesù ha pulito i piedi ai Suoi discepoli, asciugato lacrime, curato malati, dato da mangiare a migliaia di persone, fatto visita a ladri e prostitute. E noi cosa facciamo? Aspettiamo che siano sempre gli altri a venire da noi, a chiederci scusa, a dirimere una controversia. Vogliamo sempre che l'altro ci serva, ci riverisca, ci dia qualcosa, ci faccia un piacere e, forse, quando riceviamo siamo meglio predisposti a considerare l'idea di poter fare noi un favore ad un altro, purché non mi costi troppa fatica, non mi occupi troppo tempo, non mi distolga dai miei importantissimi impegni quotidiani e, soprattutto, che non sia qualcosa di valore superiore a quanto ricevuto. Oggigiorno sono pochi coloro che danno la propria vita per gli altri, che si dedicano al prossimo senza chiedere nulla in cambio. Sapete quale è la motivazione che spinge qualcuno a dare senza ricevere? E' quella cosa che si chiama "passione", quella forza che ti prende, ti agita e ti fa compiere azioni, talvolta anche pazze, perché pieni di entusiasmo, di amore, di gioia, sentimenti che soddisfano e da soli ripagano per ogni sacrificio che si debba sostenere. Passione per l'uomo, Passione per la natura, Passione per l'ecologia e tante altre le motivazioni dentro l'anima, ma per chi ha Fede è sostanzialmente Passione per Dio, Amore verso chi ci ama con tutto il cuore, e quando c'è Passione non abbiamo bisogno d'altro. Mi accorgo spesso che ai ragazzi manca la Passione. Quando chiedo loro cosa gli piacerebbe fare rispondono con un laconico "non lo so". Se provi ad avanzare delle proposte tipo andiamo a fare funghi, oppure andiamo a pescare, o andiamo a trovare un malato a caso in ospedale trovano mille scuse, oppure vengono a testa bassa come se quella fosse la punizione più grande. Osservandoli si vede che non hanno nessuna Passione, non sono innamorati di niente, non hanno quella bellissima, sana follia che ti fa amare, correre, ridere, fare il matto, che ti fa svegliare alle 4 del mattino e andare a letto a mezzanotte, che ti fa abbracciare il povero, il malato, il bambino maltrattato perché il dare è di per se stesso un ricevere. A volte ci dicono "bravi che vi occupate di bambini", ma non capiscono che non siamo bravi, perché la Passione che ci anima ci fa gioire ogni volta che possiamo fare qualcosa per loro. Che tristezza vedere chi non ha una Passione verso il prossimo, quante energie potrebbero essere usate per crescere, amare, sentirsi amati. Prendiamo chi abbia passione per uno sport. E' bella cosa svegliarsi la mattina per allenarsi prima di andare al lavoro o a scuola, è bellissimo superare i propri limiti, è bellissimo vincere le gare ed essere osannati, ma tutto è finalizzato a sé stessi. Pensate a chi abbia la passione e la metta al servizio degli altri, che so uno che ama la pallacanestro e anziché giocare, allenarsi, fare mille partite e campionati, crei una squadra con bambini del quartiere togliendoli di fatto dalla strada, trasmettendo loro quella passione, portandoli a superare i propri limiti, insegnando loro il valore del sacrificio, della lotta, della fatica per raggiungere un risultato. Passione, oggigiorno manca perché è nascosta in ognuno di noi dietro al velo della pigrizia, del consumismo, dell'egoismo. Spolveriamo il nostro cuore e facciamola emergere, facciamo uscire la passione che è dentro di noi, passione per qualsiasi cosa, e mettiamola al servizio degli altri, al servizio di Dio. |