Omelia (23-10-2012) |
Riccardo Ripoli |
Siate pronti, con la cintura ai fianchi Non c'è momento della vita in cui tutto possa cambiare, sia in meglio che in peggio. Può arrivare una telefonata che ci fa ritrovare un amico, che ci fa arrivare un'eredità, oppure la vittoria di un concorso nel quale non si sperava, ma anche il responso medico circa una brutta malattia nostra o dei nostri cari, un incidente stradale, la morte. Se siamo pronti, preparati, specie alle difficoltà, al momento in cui si presentano sapremo come affrontarle e ne usciremo a testa alta, seppur con le ossa rotte e doloranti, ma se non siamo preparati gli eventi ci travolgeranno e la nostra vita sarà un inferno. Ai miei ragazzi dico sempre di studiare, di allenarsi nei principi, di conquistare le persone con le loro opere, di accantonare un po' di crediti da utilizzare in futuro quando serviranno. Ma purtroppo non ascoltano molto. Vedono il presente, vedono l'abbondanza, hanno una casa, vestiti, acqua corrente, riscaldamento e tutto gli sembra dovuto, pensano che sarà sempre così. Illusi. Tutto può cambiare anche oggi stesso e si possono ritrovare dalla sera alla mattina in tutt'altra situazione. Non vale tutto questo solo per i ragazzi, vale anche per noi. Quante cicale ci sono al mondo e quante poche formiche. Dobbiamo essere pronti all'incontro con Dio, perché oggi ci siamo e domani non lo sappiamo. Dobbiamo essere in costante dialogo con Lui perché al momento in cui dovessimo aver bisogno del Signore Lui dica "non vi conosco". |