Omelia (26-10-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Efesini 4,1b-2

Comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell'amore...
Ef 4,1b-2


Come vivere questa parola?

Nei giorni seguenti la liturgia ci propone la lettura della seconda parte della Lettera agli Efesini (4,1-6,20), interamente dedicata all'esortazione. Dall'opera della redenzione infatti derivano importanti conseguenze per la vita cristiana: l'autore le presenta con abbondanza di spiegazioni e di chiarimenti, e con trentasei verbi all'imperativo.

Se all'inizio della lettera Paolo aveva detto che Dio ha scelto ‘noi' in Cristo, prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui (cf 1,4), ora espone le norme per condurre una vita degna di questa vocazione (cf 4,1). Da una parte, queste norme, messe in pratica, ci allontanano dai pericoli che minacciano l'unità della Chiesa; dall'altra ci spingono a manifestare con coraggio che Cristo davvero abita nei nostri cuori e che siamo fondati e radicati nella carità. I versetti che seguono, difatti, sono quasi una breve sintesi dell'Inno alla carità di 1Cor 13: comportatevi... con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell'amore, avendo a cuore di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace (4,2-3). Più che delle norme, questi sono dei suggerimenti pratici, semplici e indispensabili per una convivialità quotidiana serena e attiva allo stesso tempo.

Perché ogni nostro impegno ha uno scopo: l'unità! L'unità della vita cristiana. Di cui Paolo subito ne enumera sette manifestazioni: un solo corpo, un solo spirito, una sola speranza, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio, Padre di tutti (cf 4,4-6). Lui è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti: sostenga il nostro umile e fedele impegno per l'unità; perché il mondo veda e creda!

Signore, ...fa di tutti noi un corpo, un'anima sola che porta a te tutta l'umanità; e fa' che il tuo amore ci trasformi in te... (dal canto Ti offriamo, di Gen Verde)

Il Santo Padre Benedetto ai padri sinodali (ottobre 2012):

«...sono convinto che i nuovi evangelizzatori si moltiplicheranno sempre di più per dare vita a una vera trasformazione di cui il mondo di oggi ha bisogno. Solo attraverso uomini e donne plasmati dalla presenza di Dio, la Parola di Dio continuerà il suo cammino nel mondo portando i suoi frutti. Cari amici, essere evangelizzatori non è un privilegio, ma un impegno che proviene dalla fede...»