Omelia (27-10-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Efesini 4,7

A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo
Ef 4,7


Come vivere questa Parola?

Dopo il forte richiamo all'unità, Paolo nella Lettera agli Efesini prosegue dicendo che Cristo, asceso in cielo, ha effuso una varietà di doni per rendere idonei i cristiani a edificare il corpo di Cristo: apostoli, profeti, evangelisti, pastori e maestri (4,7-12). In 1Cor 12, Paolo ammoniva i cristiani a non lasciarsi dividere da questi doni; ora invece può affermare che i doni aiutano i ‘santi' a conseguire l'unità della fede, nella misura della pienezza di Cristo, crescendo così verso di lui, capo del corpo (4,13-16).

È davvero ammirevole la fantasia divina nella diversificazione di doni, funzioni, compiti, carismi, ministeri... Ciascuno di noi è il destinatario privilegiato della grazia ~ del dono di Cristo: un dono personalizzato, da accogliere con fiducia e consapevolezza, da mettere in atto con responsabilità, e non da fanciulli in balia delle onde (cf 4,14); un dono reso continuamente condivisibile. Che avrà sempre un'unica sorgente e mèta: Cristo, Figlio di Dio e capo del corpo mistico, il quale è in crescita e maturazione continua, con la collaborazione di ogni sua giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, nella carità (cf 4,16)!

Ci guidi i Signore, oggi, a ri-scoprire la grazia donata a ciascuno di noi, il ministero al quale sono stato chiamato, l'energia effusa in me, la portata della mia collaborazione responsabile... per edificare il corpo di Cristo, la Chiesa.

Fammi ri-conoscere, Signore, la bellezza e la grandezza della tua chiamata, aiutami ad accogliere il dono della tua grazia, sostienimi nel ministero quotidiano tra i miei fratelli e sorelle, finché tutti arriviamo all'unità della fede e della conoscenza di Te.

La voce di una missionaria in clausura: santa Teresa di Gesù Bambino e del Sacro Volto

«Considerando il corpo mistico della Chiesa, non mi ritrovavo in nessuna delle membra che san Paolo aveva descritto, o meglio, volevo vedermi in tutte. La carità mi offrì il cardine della mia vocazione...:Nel cuore della Chiesa mia madre io sarò l'amore» (dall'Autobiografia).