Omelia (28-10-2012) |
mons. Giuseppe Giudice |
Un cuore povero sa chiedere pietà Il sommo sacerdote, Gesù, sente giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore. Bartimeo è al suo posto, nella condizione di estrema fragilità: icona di ogni uomo e di ogni donna che siedono lungo la strada della vita a mendicare. Bartimeo è un uomo che grida perché sente che arriva Gesù Nazareno. Il sentire del cuore, sensibilità spirituale, lo indirizza verso Gesù e così egli, mendicante della vita, si accorge della presenza del Maestro. Grida una delle preghiere più belle: Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me! Bartimeo non chiede delle cose, chiede la pietà di Dio sulla sua vita. Molti, nella festa della vita, lo rimproverano, ma egli grida più forte. Non può fare altro e grida semplicemente le sue preghiere. Dinanzi al grido dell'uomo, Gesù, il Figlio di Dio che si è fatto uomo, si ferma e fa' chiamare Bartimeo. E gli altri, la Chiesa, mandata da Gesù, dice: Coraggio! Alzati, ti chiama! Gesù, nascosto nei poveri panni della Chiesa, ha il potere di rimettere l'uomo in piedi. Bartimeo, gettato il mantello - tutto ciò che gli impedisce di essere libero - va libero e risorto da Gesù. Riacquista la vista ed è salvato nella fede. Sì, erano partiti nel pianto; ritornano tra le consolazioni. È la storia di ogni uomo quando passa Gesù. |