Omelia (22-02-2004) |
don Marco Pratesi |
Come Dio In questo vangelo Gesù ci esorta ad essere come il Padre. L'evangelista Luca dice "siate misericordiosi come il Padre", Matteo invece "siate perfetti come il Padre", ma l'invito rimane lo stesso: siate come Dio! Essere come Dio... non ci ricorda qualcosa? E' l'invito del serpente ai progenitori: "Se mangerete questo frutto voi sarete come Dio"! A questo punto abbiamo le idee confuse: voler essere come Dio è bene o no? E' un peccato o lo si deve desiderare? Sì, voler essere come Dio è cosa buona, anzi è il cuore della proposta evangelica. Il punto cruciale però è la strada da prendere per arrivare a questa meta. Gesù ci dice che la strada è quella di diventare capaci di amore gratuito, imitare appunto la misericordia del Padre; e questo richiede una trasformazione del nostro cuore. Invece noi non vogliamo diventare come Dio in questo modo. Siamo attratti e interessati sì ai beni di Dio, alla sua potenza, alla sua immortalità etc., ma non vogliamo cambiare il nostro cuore. Vogliamo le sue ricchezze, non lui stesso. Questa per l'appunto è la proposta del serpente: impadronirsi di Dio senza lasciarsi trasformare da lui, arraffare le sue cose senza doversi consegnare a lui. Ma le ricchezze di Dio dipendono intimamente dal suo cuore, sono un tutt'uno con esso e non è possibile separare le due cose. Nei fatti questa strada si rivela quindi non solo impraticabile, ma distruttiva: così l'uomo si autodistrugge. E allora ecco l'indicazione di Gesù, quella giusta: fatevi imitatori del Padre, e tutto quello che è suo diventerà vostro. Cercate il Regno e il resto vi sarà dato in sovrappiù. Tutto questo avviene quando si è capaci di agire nella gratuità, cioè non in vista di un proprio vantaggio. Dare a colui dal quale si spera di ricevere è umano. Dare gratuitamente è divino. Abbiamo tutti bisogno di camminare. Padre misericordioso, donaci un cuore nuovo perché diventiamo capaci di amore gratuito e universale. All'offertorio: Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci dia un cuore capace di amore gratuito, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente. Al Padre Nostro: Chiediamo al Padre che perdoni i nostri peccati, nella disponibilità a perdonare gli altri: PS: 22.2.1987-22.2.2004. Oggi sono 17 anni che sono prete; per ora reggo, ma fate una preghierina per me, se ne avete voglia. |