Omelia (18-11-2012) |
mons. Giuseppe Giudice |
Come l'albero, dai nostri frutti riveliamo il nostro cuore Egli è vicino. È alle porte. Per questo il mio cuore gioisce ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro perché sono sicuro, nel dono e nella certezza della fede, che non mi abbandonerà. A coloro che si soffermano sulla fine, profeti di sventura di ieri e di oggi, Gesù parla del fine, del senso, dell'orientamento della storia umana e cosmica. La Parola ci ricorda che sorgerà Michele, il gran principe, e salverà il suo popolo. Egli, nel suo stesso nome - Chi come Dio? - annuncia il mistero stesso di Dio. Il sentiero della vita conduce alla gioia piena alla presenza del Signore, dolcezza senza fine alla sua destra. In questa domenica siamo invitati a diventare alunni della pianta di fico: quando il ramo diventa tenero e spuntano le foglie, si sa che l'estate è vicina. Così il cuore, tenero nella carità, rivela la presenza e la vicinanza del Signore. |