Omelia (17-11-2012)
Riccardo Ripoli


Nella vita non c'è mai nulla di facile o di scontato. Tutto lo si deve guadagnare giorno per giorno con pazienza e tanta costanza. Corteggiare una ragazza e poi conquistare il suo cuore non è cosa che avviene una volta e poi tutto è dato per scontato. Ogni giorno una carezza, un fiore, un sorriso, una piccola attenzione rinsaldano il rapporto che si è creato. In una discussione, che purtroppo nella vita non mancano mai, su un argomento dove moglie e marito non sono d'accordo, quel corteggiamento quotidiano, che deve esserci da entrambe le parti, darà i suoi frutti. Se tra due persone si è creata fiducia, non si arriverà mai a pensare che una discussione possa portare a creare divisioni, perché sono tantissime le cose che ci legano, ma se viceversa l'uno pensa dell'altra che non ci sia stima, fiducia, rispetto, amore, ogni pur piccola discussione potrebbe portare alla morte di un rapporto. Così è con Dio, Lui ci dona ogni giorno le sue dolci carezze, i piccoli successi della vita, le soddisfazioni, la salute, l'amore del nostro prossimo, e quando arrivano le prove, quando la tristezza si impossessa del nostro cuore, quando una malattia sconvolge la nostra esistenza, quell'Amore di Dio costituisce il rifugio ove poter cercare conforto. Purtroppo in tanti non lo capiscono e quando ricevono il bene lo danno per scontato, quando poi capita loro qualcosa che li fa stare male iniziano ad imprecare contro Dio e contro il mondo perché non ascoltano la voce del cuore. Così deve essere anche da parte nostra verso il Signore, una preghiera costante, non sempre per chiedere, ma soprattutto per ringraziare di tutte le cose belle che abbiamo nella vita. Fermiamoci un istante e facciamo una lista di tutto ciò che di meraviglioso abbiamo o abbiamo avuto, poi mettiamo in contrapposizione le cose che non ci piacciono o ci fanno del male, ci accorgeremo che sono molte, molte di più quelle positive e meravigliose che la vita ci riserva ogni giorno. Il problema è che le diamo per scontate e pensiamo di averne diritto, mentre riteniamo quelle negative essere una maledizione che non ci dovrebbe mai toccare. Ma chi ci ha eletto giudici, fosse anche della nostra vita? La nostra esistenza è un percorso la cui meta è Gesù, e per arrivarci ci sono prove da superare, carattere da fortificare, persone da amare, ringraziamenti a Cristo per ciò che ci dona e per ciò che ci toglie. In ogni rapporto ci sono delle regole, e siamo tenuti a rispettarle. Pensate se deste la colpa al vostro compagno o compagna di tutto il male che vi accade e non la ringraziaste mai per il bene che ogni giorno vi dona. Quanto durerebbe quel rapporto? Dio è buono, paziente, sa perdonare le nostre mancanze, ma certamente sarà più propenso ad aiutare chi crede in Lui, chi Lo invoca, chi lo ringrazia ogni giorno, chi sa accettare la Sua volontà fosse anche apparentemente tragica come la morte di una persona cara o una brutta malattia.