Omelia (24-11-2012) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Apocalisse 11,11-12 Dopo tre giorni e mezzo un soffio di vita che veniva da Dio entrò in essi e si alzarono in piedi... Allora udirono un grido possente dal cielo che diceva loro: «Salite quassù»... Ap 11,11-12 Come vivere questa Parola? Certamente le immagini apocalittiche dell'esperienza del veggente raccontate in Ap 11 riflettono la storia del tempo - gli anni della distruzione del tempio di Gerusalemme, il cortile esterno consegnato ai pagani e calpestato, il giudaismo non più sotto la protezione di Dio mentre la comunità cristiana spirituale o celeste rimane protetta in mezzo alla devastazione, insieme ai profeti, insieme a coloro che a causa della loro testimonianza subirono il martirio. Un soffio di vita, infatti, entrò in tutti loro: il soffio che viene da Dio, li fa alzare e li fa salire, in cielo, sotto gli occhi dei loro nemici. Subito dopo suonerà la tanto attesa settima tromba, segnale che il regno del mondo è diventato il regno del Nostro Signore e del suo Cristo. Regno di Dio che non è un Dio dei morti, ma dei viventi (cf Lc 20,38). Tutti infatti vivono per lui! Tutti i figli di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, tutti quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti: perché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio! Al di là delle condizioni sociali, delle prescrizioni e dei risvolti nella vita terrena, quello che ci rende degni della chiamata a "salire lassù", sono le opere di giustizia compiute qui, ai cortili della vita quotidiana, in qualsiasi momento della storia, in un atteggiamento di vera adorazione e lode al Dio vivente. Come i martiri della Chiesa vietnamita che oggi ricordiamo nella liturgia. Seguendo il loro esempio, ci affidiamo alla loro intercessione e alla loro preghiera. Dall'epistolario di san Paolo Le-Bao-Tinh agli alunni del Seminario di Ke-Vinh nel 1843 (cf Ufficio delle letture, 24 novembre): «...In mezzo a questi tormenti, che di solito piagano e spezzano gli altri, per la grazia di Dio sono pieno di gioia e letizia, perché non sono solo, ma Cristo è con me. Egli, nostro maestro, sostiene tutto il peso della croce, caricando su di me la minima e ultima parte...». «Mostrami, Signore la tua potenza, vieni in mio aiuto e salvami, perché nella mia debolezza sia manifestata e glorificata la tua forza davanti alle genti». Beatificazione di Sr Maria Troncatti FMA a Macas Ecuador Oggi, insieme a tutta la famiglia salesiana, rendiamo grazie a Dio per aver suscitato nella Chiesa questa grande missionaria partita dall'Italia nel 1922. «Tutta la sua vita era orientata a dar gloria a Dio e al bene delle anime. Diceva: "Lavoriamo solo per Dio, per il bene comune e perché le persone incontrino Lui: salvate dal suo Amore". Parlava anche spesso del cielo e della pazienza nelle prove e nelle difficoltà» |