Omelia (08-12-2012) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Luca 1,28 Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te Lc 1,28 Come vivere questa Parola? Nel clima dell'Avvento siamo invitati a fissare lo sguardo sulla più santa tra tutte le creature: la primizia della redenzione, e con lei a rallegrarci perché il Signore è con noi. Sì, di questo, prima ancora che dei doni di cui egli ci ricolma, Maria ci invita a gioire. Dio ha fatto irruzione nella sua vita fin dal primo istante in cui essa si è accesa nel grembo di Anna, rendendola immacolata, piena di grazia. Un dono che non l'ha resa impeccabile, ma a cui ella ha corrisposto aderendo alle mozioni dello Spirito Santo che la inabitava e l'andava preparando alla sublime missione che l'attendeva. Il suo "sì" all'annuncio angelico non è un dato scontato, ma il frutto maturo di un costante tendere a Dio, amato, contattato nella preghiera, servito nei fratelli nella tensione e adesione quotidiana alla sua santa volontà. Questa è Maria: una donna della nostra terra, che non ha conosciuto peccato non solo perché preservata da esso in forza di un gratuito dono divino, ma perché, innamorata di Dio, ha resistito alle sue attrattive. In fondo anche noi al battesimo siamo stati resi "immacolati". Certo, con le dovute differenze: in lei il male non ha dimorato un solo istante, in noi è stato rimosso. Tuttavia anche noi siamo stati rivestiti di grazia, in quell'occasione e questo dono ci viene riconfermato ad ogni confessione. Anche noi possiamo dire: "Il Signore è con me!". Ma quanta attenzione prestiamo a questa presenza? È questo il motivo dominante dei nostri momenti di gioia? Questa consapevolezza dovrebbe farci vivere in un costante clima di gioia, sia pur nelle prove della vita che non sono mancate neppure in quella di Maria. Voglio lasciare che Maria mi parli, quest'oggi, della gioia che sgorga dalla consapevolezza della presenza di Dio nella vita. Mi piace, Maria, sentirti così vicina, sorella che non ignora gli scogli della vita, neppure quello della tentazione. In fondo è la Genesi stessa che ne parla, indicandomi in te colei che, unita profondamente al Figlio, ne è stata insidiata ma l'ha vinta. Aiuta anche me ad aderire così profondamente a Dio che il "sì" fiorisca spontaneo sul mio labbro, sempre. La voce di un testimone A noi, come a Elisabetta, il nome di Maria richiama luminosi e lieti pensieri, una pietà senza macchia, una purezza angelica, virtù quali mitezza, modestia e pazienza, una persona che brilla solo nella luce del suo Figlio e nell'ineffabile irradiazione dello Spirito di potenza che discese su di lei. Card. Newman |