Omelia (08-12-2012)
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COMMENTO ALLE LETTURE
a cura di Paolo Matarrese

"la bellezza salverà il mondo", questa celebre frase di Dostoevskij ci aiuta ad entrare in questa solennità dell'Immacolata Concezione.
La bellezza infatti è la capacità di incarnare e vivere il dono che Dio ci ha fatto creandoci a sua immagine e somiglianza.
E tutto questo in Maria si realizza in maniera unica perché, senza peccato originale, immacolata concezione appunto, essa accoglie in maniera perfetta non solo l'immagine e la somiglianza di Dio ma Gesù Cristo, il figlio di Dio!
Allora oggi tutti noi, guardando la bellezza di Maria siamo chiamati a recuperare la nostra bellezza di figli di Dio smettendo di metterci di fronte a Gesù e decidere invece di farlo entrare dentro di noi, decidere di farlo diventare una sola carne con la nostra, proprio come ha fatto Maria.
La Parola di oggi ci offre allora alcune tappe per recuperare questa bellezza:
I tappa: Disobbedire alla paura:

Nella prima lettura c'è una domanda che Dio rivolge ad Adamo "Dove sei?": è la ricerca costante di Dio nei confronti dell'uomo anche dopo il peccato!
Adamo si nasconde perché ha paura di Dio "ho avuto paura perché sono nudo e mi sono nascosto!", ecco la conseguenza più grave del peccato originale: la paura, il nascondimento! L'uomo all'inizio è stato creato per vivere in relazione con Dio e con i fratelli, la propria nudità non è un problema perché l'uomo sa di essere creato e amato da Dio e non ha bisogno di nascondersi né agli occhi di Dio né agli occhi degli altri uomini!
Il peccato rompe questa relazione e le conseguenze sono che Dio diventa un ostacolo da evitare e il fratello un avversario da combattere!
Allora nasce la paura dell'uomo costretto continuamente a nascondersi perché la sua fragilità e il suo limite diventano debolezza agli occhi degli altri, costretto a rivestirsi di apparenza (la foglia di fico!) sotto le sembianze del possesso e del potere. Di fronte a tutto questo però Dio rimane fedele e continua la sua ricerca amorosa "Adamo dove sei?".
Al cuore dell'avvento, che oggi celebriamo, c'è un annuncio pieno di speranza: Il Signore viene: prima di essere noi ad andare verso di Lui è Lui che viene a noi!
Tutta la Bibbia ci racconta questo movimento costante di Dio alla ricerca dell'uomo! Sarebbe bello oggi sostituire il nome di Adamo con il nostro nome lasciandoci trovare da Dio che oggi ci chiede: "dove sei?" cosa stai facendo della tua vita? continui a nasconderti oppure finalmente ti lasci illuminare dalla mia grazia, dal mio perdono che ti permette di ricominciare, di uscire allo scoperto!
La II tappa ce la consegna direttamente il vangelo che è quella di: obbedire alla volontà di Dio.

La nostra vita diventa più bella quando non la misuriamo sulle nostre scelte ma sulla volontà del Signore e per fare questo dobbiamo guardare Maria.
Il vangelo che abbiamo ascoltato ci da una coordinata di tempo, cioè ci dice che Maria riceve l'annunciazione dell'Angelo mentre Elisabetta era al sesto mese di gravidanza: il "SI" di Maria avviene quando il tempo non è ancora maturo.
Questo ci dice che la nostra vita matura quando diciamo di sì a Dio, quando ci fidiamo di Lui altrimenti rischiamo di rimanere al "sesto mese" e non arriviamo mai a realizzarci!
Così è accaduto a Maria: una ragazzina di 13-14 anni, l'età in cui c'è la massima dilatazione dei desideri e dei sogni che un uomo può fare sulla sua vita! Maria in maniera anche inconsapevole ha saputo però dire di Si al Signore perché si è fidata "eccomi sono la serva del Signore, avvenga secondo la tua parola!"
. Maria non sapeva il senso delle parole dell'angelo ma ha dato il suo assenso a quelle parole e poi le ha vissute. Soltanto più avanti capirà sulla propria pelle, nella propria vita le conseguenze del suo Si e maturerà attraverso la gioia e il dolore la sua vocazione di Madre di Dio!
E così vale per tutti noi, per recuperare la bellezza della nostra vocazione prima ci si fida del Signore e poi si vive e si scopre che tutto aveva un senso! La nostra vita comincerà a realizzarsi non quando avremo capito tutto, non quando avremo delle certezze inequivocabili ma quando avremo deciso con coraggio innanzitutto di dire Sì al Signore, di dire Si alla sua Parola. Quando avremo deciso di lasciare che i nostri progetti, i nostri giudizi e magari anche le nostre rassegnazioni siano disturbate dall'amore di Dio, dalla sua Parola che desidera entrare nella nostra vita.
Dicendo "Sì" al Signore la nostra vita passerà dal sesto mese alla nascita piena, la nostra storia potrà uscire dal parcheggio in cui molti ci invitano a restare e metterci sulla strada della vita! Maria allora oggi ci dice che, per vivere, innanzitutto dobbiamo fidarci del Signore e dire Sì alla sua volontà anche se non la capiamo subito!
Questa è la logica di Dio, è la logica del "venite e vedrete" e non prima vedere e poi eventualmente dire "Sì".
Maria ci invita a fidarci della Parola di Dio in tutte quelle situazioni dove fatichiamo a trovare un senso, una risposta, perché la risposta la potremmo trovare soltanto dicendo innanzitutto Si alla volontà del Signore e alla sua Parola!
E' bello sapere che il "sì" di Maria restituisce all'umanità la sua bellezza originaria prima del peccato. Così nella nostra vita: un coraggioso "sì" al Signore ci potrà restituire un nuovo inizio, una nuova occasione per rinnovare la nostra storia e credere nell'impossibile proprio perché la nostra fede crede nella risurrezione. La fede fa affidamento sul Dio a cui niente è impossibile, ovvero, che ha risuscitato Cristo dai morti.
Chiediamo allora la grazia al Signore, di riscoprire la bellezza della nostra vita di figli di Dio avendo la stessa fiducia di Maria che, pur non capendo molto, ha capito tutto sapendo dire "Eccomi"... e l'amore di Dio ha iniziato a farsi carne in lei!