Omelia (10-12-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Isaia 35,8

Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa; nessun impuro la percorrerà.
Is 35,8


Come vivere questa parola?

Dopo un lungo periodo di sofferenza nell'esilio in Babilonia, Isaia proclama che il popolo ha motivo per rallegrarsi. Dio lo ha liberato dalla schiavitù ed esso vedrà la gloria di Dio: "Ecco, il vostro Dio viene di persona... Egli viene a salvarvi"(v 4). Dio, il Signore dell'universo, viene di persona in Gesù il Cristo. Già il profeta come portavoce di Dio, indica che vi sarà una strada santa che aiuterà tutti ad attraversare il deserto della vita. Questa via è Gesù che si identifica come "la Via, la Verità e la Vita"(Gv 14,6), cioè Dio presente fra noi. E afferma: "Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Infatti, Gesù apre gli occhi ai ciechi, le orecchie ai sordi e le labbra ai muti per divulgare che il Regno di Dio è qui fra noi. Però, la salvezza non è automatica. Come il popolo di Israele noi siamo liberi dalla schiavitù del maligno, ma per prendere pienamente possesso del regno dobbiamo camminare con Gesù attraverso il deserto della quotidianità, luogo di purificazione e di crescita nella fede e nell'amore, verso Dio e i compagni di viaggio.

A Te che vieni e vieni ancora, a Te che ti lasci trovare da chi ti cerca, rendiamo grazie, Signore!

La voce di un grande monaco

Credo che la più grande gioia di un uomo è incontrare Gesù Cristo, Dio fatto carne. In Lui ogni cosa - miserie, peccati, storia, speranza - assume nuova dimensione e significato.
Thomas Merton