Omelia (10-12-2012)
Riccardo Ripoli
Non trovando da qual parte introdurlo

Quando si vuole ottenere qualcosa nella quale crediamo tentiamo ogni possibile strada, con tenacia avanziamo verso una meta e non ci sentiamo mai sconfitti. Questa è la tenacia, ciò che fa grande l'uomo, che lo fa crescere. Assisto purtroppo a tante rinunce. Nulla è più considerato così importante da dover combattere per esso. Anche le mamme che combattono per i propri figli, forse l'ultimo baluardo di tenacia ancora molto attiva, lo fanno spesso in modo distratto dando loro delle libertà perché dire di no è controtendenza, oppure perché la battaglia è troppo dura da affrontare e si preferisce dire un si pur di avere un po' di pace. La mia mamma non lasciava mai perdere un problema, anche quando io on ne volevo parlare trovava sempre il modo per mettermi nella tazza la possibilità di un sialogo, al punto da arrivare a scrivermi lettere bellissime quando vicino alla maggiore età non volevo più ascoltarla ed uscivo di casa ogni volta che lei provava a parlaqrmi di qualcosa che mi faceva dolore o mi impegnava troppo. Una mamma che ama il proprio figlio non lascia mai perdere una discussione, ma deve essere sensibile ed intelligente nel trovare modi diversi e momenti giusti per parlare con lui.
Chi si avvicina a Dio spesso lo fa per curiosità, per necessità, perché qualcuno a lui vicino lo incita e lo trasporta, ma poi il cammino si fa duro, si imparano le regole, si capisce che abbiamo della fuliggine nei nostri cuori e fare pulizia non sempre è piacevole e facile. Allora spesso si abbandona quel percorso, e così poi facciamo per tutto. Quanti matrimoni falliscono? Tantissimi perché non c'è la capacità e la voglia di dialogo, perché manca la tenacia nel perseguire uno scopo importante.
Ai miei ragazzi dico sempre che alla loro età sono come in una palestra della vita, laddove devono misurarsi con loro stessi, capire i propri limiti, farsi aiutare nel capire quali esercizi praticare per avere successo nei rapporti con gli altri. Per loro occorre tenacia nel non demordere, nel non piangere troppo sui risultati negativi, ma guardare sempre avanti, vedere nei piccoli successi il seme della rinascita e attaccarsi a quell'esile flo di speranza per uscire da una vita che potrebbe essere buia e difficile.
La tenacia di arrivare a Dio, la tenacia di arrivare ad un titolo di studio, la tenacia di mantenere vivo un matrimonio, la tenacia di instaurare un buon rapporto con i propri figli per farli crescere forti per affrontare il mondo.