Omelia (11-12-2012)
Riccardo Ripoli
Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una

Se andiamo nelle scuole vediamo decine e decine di bambini che stanno bene, lo vediamo dai loro visi, dai loro vestiti, dalle guance paffutelle, dal sorriso, ma se ci rechiamo in certi quartieri osserviamo decine di bambini che vagano per le strade, rannicchiati dentro un portone per scaldarsi, urla dalle finestre, liti in strada. Forse saranno il venti per cento dei bambini che stanno bene, forse il dieci per cento, forse il cinque, ma anche fosse l'uno per cento è nostro dovere recuperarli, sfamarli, vestirli, ricoprirli di affetto ed attenzioni. Se nella propria famiglia un figlio prende la strada sbagliata, qual è quel genitore che non lascia tutto ed investe tutte le sue forze per rimetterlo in carreggiata? Quante mamme coraggio che arrivano persino a denunciare un figlio per aiutarlo e trascorrono una vita legate alla tenue speranza di un recupero.
Quando uno dei ragazzi che abbiamo in affido si perde e comincia a frequentare brutte compagnie, mettere in atto cattivi comportamenti, rubare o peggio ancora tutte le nostre forze si spostano su di lui. Mentalmente non facciamo altro che pensare a quale possa essere il modo migliore per aiutarlo, per fargli capire i suoi errori e mostrargli il futuro roseo che lo aspetterebbe se cambiasse atteggiamento. Chiediamo aiuto a tutti nella speranza di trovare qualcuno o qualcosa che lo attiri maggiormente, mettiamo in pratica mille fantasiose risorse che non sapevamo nemmeno di possedere perché la sua salvezza è per noi la cosa più importante. In molti casi si preferisce lasciar perdere, dire "tanto ormai", ma come si fa a condannare una persona, un ragazzo senza nemmeno provare a salvarlo?
Eppure così fanno in molti, lasciano che tanti bambini che soffrono in situazioni familiari difficili continuino a perdersi a naufragare in un mare di spazzatura. Non è facile aiutarli, ma non è impossibile e sopratutto è necessario. Chi ha le forze, chi è giovane, chi ha una famiglia solida, chi riesce a mangiare e scaldarsi tutti i giorni, chi ha una casa non può dire lo facciano gli altri perché i bambini da aiutare sono tanti e c'è bisogno di tutti che con costanza e tenacia si mettono alla ricerca della pecorella smarrita e non si diano pace finché non l'hanno trovata e salvata.
Se volete aiutare un bambino, cominciate il percorso verso l'affido. Se i servizi sociali, spesso accade, vi scoraggiassero non datevi per vinti e trovate altre strade. La nostra Associazione è sempre disponibile a dare un consiglio e indicare le strade da percorrere.