Omelia (14-12-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Isaia 48,17

Io sono il Signore tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare.
Is 48,17


Come vivere questa parola?

Oggi il profeta Isaia ribadisce con insistenza che Dio desidera soltanto il bene del suo popolo, e quindi Egli stesso di persona insegna la strada da percorrere. Ma sovente, l'uomo agisce come un bambino viziato e capriccioso, che non si lascia coinvolgere nel progetto dell'altro anche se quell'altro è Dio (Vangelo). Così Gesù paragona la sua generazione e invita anche noi, gente di oggi, a scuoterci da un vivere sonnolento solo preoccupato di aumentare continuamente i propri beni nell'illusione di raggiungere un tenore di vita felice. Dio, invece, ci invita a scegliere le strade della condivisione, dell'attenzione verso chi ha meno di noi. Non è la nostra abilità a portarci alla vera felicità. Bisogna prestare attenzione ai Suoi comandi per gustare il benessere, la giustizia e una discendenza abbondante, per godere la salvezza di Dio in Cristo Gesù.

Signore, abbi pazienza davanti alla mia superficialità nel lasciarmi ingannare dalle tante cose che non sono davvero per il mio bene, ne per il bene altrui. Fammi capire la strada che devo prendere, la strada che mi porta a te. Dammi il coraggio e la volontà di intraprendere il viaggio e di non tornare indietro. Vieni, Signore Gesù!

La voce di un grande mistico

A che serve che tu dia al Signore una cosa quando da te ne richiede un'altra? Rifletti a quello che Dio vuole e compilo; per questa via il tuo cuore sarà soddisfatto più che con quelle cose alle quali ti porta la tua inclinazione.
Giovanni della Croce