Omelia (13-12-2012) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Isaia 41,20 ...perché vedano e sappiano, considerino e comprendono questo tempo, che questo l'ha fatto la mano del Signore, lo ha creato il Santo d'Israele. Is 41,20 Come vivere questa parola? Nel brano di Isaia, oggi, vediamo la tenerezza di Dio che si comporta come una madre, tenendo il figlio per mano e assicurandolo che le è vicina e quindi non deve temere. Certo Israele ha sofferto molto nell'esilio ma adesso il suo Redentore, il Santo di Israele risponderà a tutti i bisogni del suo popolo, trasformando l'afflizione in gioia, il deserto in un luogo di acqua sorgente e di prati in fiore tutto il creato, l'uomo incluso, manifesterà la presenza di Dio; così tutto il creato lodi Lui, nella sua potenza e bontà. Tocca all'uomo riconoscere questo fatto e accettare la rivelazione divina nella propria storia. In questo modo, noi arriviamo a conoscere meglio anche noi stessi e il significato della nostra esistenza terrena. Non siamo visitatori ciechi che non conoscono la strada, ma persone amate, scelte da Dio a partecipare a quella seconda creazione che è realizzata dalla morte e risurrezione di Gesù, il Salvatore. Lui ci guida per la strada giusta, lui che è la via, la verità e la vita. Signore Gesù, vieni! Dammi occhi per vedere senza pregiudizi, dammi una mente che sa riflettere sulle meraviglie della natura e comprendere di più Lui, il Santo che lo ha creato. Vieni Signore Gesù! La voce di un grande guida spirituale di oggi Buon attesa dunque! (cioè buon Avvento). Il Signore ci dia la grazie di essere continuamente allerta, in attesa di Qualcuno che arriva, che irrompe nelle nostre case, e ci dia da portare un lieto annuncio! Tonino Bello |