Omelia (16-12-2012)
don Roberto Rossi
La gioia: frutto della fede e dell'amore

E' la domenica della gioia, della serenità di spirito, della fiducia. Difatti il nostro cuore è assetato di felicità; la vorremmo a tutti i costi, ci affanniamo per averla, ci arrabbiamo quando non la sentiamo dentro di noi. La Parola di Dio nella liturgia di oggi - nel cammino dell'Avvento, che è un cammino non solo di impegno, ma soprattutto di speranza - ci invita con forza alla gioia del cuore, ce l'annuncia come dono di Dio, come partecipazione alla gioia di Dio, ci indica anche la strada di questa gioia.
Risentiamo le parole della Bibbia: "Rallegrati, grida di gioia, esulta e acclama con tutto il cuore. Non temere, non lasciarti cadere le braccia..." Perché? "Perché il Signore tuo Dio, in mezzo a te, suo popolo, è un salvatore potente. Tu non temerai più alcuna sventura". Dio stesso gioisce grandemente: "Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia". Dio impazzisce di gioia quando può salvare il suo popolo, i suoi figli.
La strada che porta alla gioia è questa fede grande in Dio, nostro Salvatore.
L'apostolo Paolo invita con insistenza: "Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto, siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti, non angustiatevi per nulla: il Signore è vicino. In ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti... e la pace sarà nei vostri cuori". Ecco la fede che si alimenta e si esprime nella preghiera, in tutte le forme di preghiera.
C'è un'altra grande cosa su questa strada che porta alla gioia: è l'amore al prossimo. Viene riportata nel vangelo la predicazione di Giovanni Battista. "Che cosa dobbiamo fare?" Lui rispondeva: "Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha e chi ha da mangiare faccia altrettanto". E' chiaro? Chi ha molti vestiti, molte scarpe, molto cibo, ricchezze, mezzi,... ne dia a chi non ne ha. E' chiaro? Giovanni Battista non gira attorno ai discorsi, non fa discorsi lunghi. Dice cose semplicissime e chiare e chi vuol capire, le fa. Lo stesso insegnamento viene dato anche ai pubblicani e ai soldati. Si tratta di amare, di voler bene in concreto, di aiutare, di condividere. E' la strada della gioia. "C'è più gioia nel dare che nel ricevere": è una frase di Gesù riportata nel libro degli Atti.
In questa domenica vediamo come Giovanni Battista indica il Cristo salvatore: "Io battezzo con acqua, lui è più forte di me. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco".
Andiamo incontro a Cristo, accogliamo Cristo Signore: Lui ci dà non ‘una' gioia, ma la salvezza, la vita, quindi la vera gioia. Con Lui rinnoviamo la fede, intensifichiamo la preghiera, viviamo generosamente l'amore al prossimo.