Omelia (23-12-2012) |
don Luigi Trapelli |
La gioia di un incontro Siamo ormai arrivati agli ultimi giorni prima del Natale e la liturgia ci propone questo stupendo incontro tra due donne: Maria ed Elisabetta. 1) In primo luogo abbiamo il viaggio di Maria verso la cugina Elisabetta, un viaggio fatto in fretta. E' la fretta di chi sa di dover comunicare un messaggio importante e non sta più nella pelle finché non riesce a incontrare le persone cui raccontare questo evento. Pensate a quante volte, anche nella nostra vita, incontriamo situazioni talmente belle per cui vorremmo subito andare a raccontare ai nostri amici tale gioia interiore. In settimana, ho vissuto un incontro talmente bello e profondo per cui, quando posso, lo racconto e provo grande gioia nel ricordare tali momenti. 2) Assistiamo, poi, all'incontro tra due madri e due figli. E' un incontro tenero, appassionato, tra due donne che hanno ricevuto da Dio dei doni stupendi e, soprattutto, il dono della nascita di due creature "singolari". 3) Elisabetta sente subito scalpitare il bambino in grembo, si riconosce piena dello Spirito Santo e benedice la presenza di Maria definita "la Madre del mio Signore". Maria è beata perché ha creduto a Dio, alla sua Parola, al compiersi delle sue promesse. Tutte queste parole sono vissute nella gioia per il grande evento che è successo. 4) Maria prorompe in un inno di gioia, riprendendo una preghiera della prima alleanza, esaltando Dio perché ha guardato l'umiltà della sua serva. Attualizzo con tre pennellate tale testo. A) Due donne si incontrano, due bambini scalpitano nel grembo, l'atmosfera è piena di grande gioia. La gioia di chi ha incontrato il Signore, la gioia di chi è pieno di Spirito Santo, la gioia di chi sta sperimentando la grandezza di Dio. Ciò che vorrei vedere maggiormente stampata nel volto di noi cristiani è proprio questa gioia. Sarebbe bello ogni tanto fermarsi per scoprire quanta gioia interiore riusciamo a respirare. B) Due donne che si incontrano e si scambiano parole piene di vita, di gioia, una che esalta l'altra, soprattutto Elisabetta verso Maria. Anche qui pensavo alla nostra povera vita, nella quale il dialogo non nasce dal parlare bene dell'altro, ma magari da qualche offesa, perché si sa l'uomo vorrebbe sempre avere dei nemici e alcuni amici vengono cercati per andare contro i nemici!! Che bello, che gioia, vedere due donne che si vogliono bene, che si stimano a vicenda. Donne che hanno lo Spirito Santo presente in loro. C) Infine il Magnificat di Maria, nella prima strofa. Noi siamo persone in grado di lodare costantemente Dio non per la nostra grandezza, ma per la nostra povertà perché, nonostante quello che siamo, Dio ci ama e ci stima così. Chi sta bene dentro, vede il bello della propria vita ed è in grado di lodare il Signore sempre. Grazie Gesù per la presenza di queste donne, che ci fanno gustare la bellezza della preghiera di lode e ci fanno capire che siamo circondati dall'amore di Dio, dal Suo Spirito, da una gioia autentica. Buona settimana natalizia |