Omelia (20-12-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Quarta Antifona Maggiore

O Chiave di Davide,
scettro della casa d'Israele,
che apri e nessuno può chiudere, chiudi e nessuno può aprire:
vieni, libera l'uomo prigioniero che giace nelle tenebre e nell'ombra di morte.

Quarta Antifona Maggiore


Come vivere questa Parola?

Chiave e scettro: due simboli regali aprono l'antifona odierna, sempre sullo sfondo della casa di Davide, dalla quale non sarà tolto lo scettro (cf Gen 49,10) di guida e di comando e nella quale al maggiordomo spettava il compito di apertura e di chiusura delle porte: «Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire» (Is 22,22). Un compito responsabile e gravoso nella casa reale di Giuda, così come lo sarà nella Chiesa universale affidata alla guida di Pietro al quale Gesù, appena proclamato Cristo e Figlio del Dio vivente, consegnerà le chiavi del regno dei cieli, per legare e per sciogliere (cf Mt 16,15-19).

È sempre Cristo stesso che si rivolge anche alla chiesa di Filadelfia (cf Ap 3,7-8): il Santo, il Veritiero, Colui che ha la chiave di Davide; quando egli apre, nessuno chiude e quando chiude nessuno apre. Conosce le nostre opere, e a chi si impegna di custodire la sua parola e non rinnega il suo nome, per quanto avesse poca forza, non gli chiude la porta della salvezza.

A nessuno viene chiusa la porta della salvezza! Anche quando la casa di Davide si rifiuta di chiedere un segno dal Signore (cf lettura del giorno: Is 7,10-14), Dio glielo dona ugualmente. Il segno sarà la nascita di un figlio, Emmanuele, Dio-con-noi. È Dio stesso che si prende cura del regno di Giuda, lo protegge e lo custodisce, secondo la promessa. Mediante un re, successore di Davide, il servo del Signore, darà la salvezza al suo popolo, anzi, a tutti i popoli della terra, liberandoli dalla prigionia delle tenebre e dell'ombra di morte, spezzando le loro catene (cf Sal 107,10; Is 42,7). Sarà grande, chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre...(cf Lc 1,32-33). È l'annuncio ad una vergine, Maria, di Nazaret. Che apre le porte della sua casa, accoglie il messaggero divino, accoglie la potenza dell'Altissimo che la copre con la sua ombra, ed esprime la piena adesione al suo disegno salvifico: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38).

Colui che ci libererà dalla prigionia delle tenebre e della morte in Lei si è incarnato!

Vieni, o Chiave di Davide,
sciogli le nostre catene, apri la porta del regno,
vieni ad introdurci alla vita.
Vieni, Signore Dio nostro, vieni!