Omelia (06-01-2013)
Agenzia SIR
Commento su Mt 2,1-12

"Oggi in Cristo, luce del mondo, tu hai rivelato ai popoli il mistero della salvezza, e in lui apparso nella nostra carne mortale ci hai rinnovati con la gloria della immortalità divina". Così le parole del Prefazio che danno il senso della festa dell'Epifania, tutta luce e splendore: Gesù si manifesta come Figlio di Dio e Salvatore di tutti i popoli e, nello stesso tempo, si manifestano gli effetti della salvezza in quelli che si lasciano rinnovare.

L'Epifania è una doppia irradiazione di luce: quella che si sprigiona irresistibile da Cristo, e quella che si rifrange sul volto della Chiesa, corpo del Signore; quindi anche sul volto dei cristiani. È tutto raccontato nella scena dei Magi, che vengono da lontano per adorare il Signore, guidati da una stella, e poi ritornano nel proprio paese, diventando loro stessi annunciatori di quella luce che li aveva avvolti.

"Magi" può significare diverse cose (studiosi, astronomi, sacerdoti di Zaratustra). Si sa solo che vengono da Oriente. Eppure c'è un significato in queste scarne notizie: Dio che viene incontro all'uomo, per spingerlo a fare anche lui la ricerca di Dio. Per loro è stata la stella apparsa improvvisamente a metterli in viaggio. Doveva accompagnarli, però, anche una forte illuminazione interiore, se dinanzi a quel neonato, uno come tanti altri, si prostrarono in adorazione e gli offrirono i loro preziosissimi doni.

I magi sono il simbolo di tutti i credenti che seguono la Parola, superando gli ostacoli e le difficoltà della fede, attenti ai suoi segni, a non considerarla un possesso definitivo, ma a ricercarla sempre daccapo. Quelli che la fede sembrano avercela (i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo) non si muovono, non fanno nulla per andare incontro al Messia. La loro fede è inerte, che non suscita e non produce nulla. Erode, addirittura, finge di credere per ottenere vantaggi al suo trono!

I magi tornano al loro paese per un' altra strada. La vita di questi uomini è convertita e trasformata dall'incontro con il bambino, si è generata in loro una speranza nuova di cui sono testimoni: Dio agisce nella storia degli uomini. Un'agire impensabile, che rende grandi i piccoli e vicini i lontani.

All'Epifania, oltre l'angusto recinto d'Israele, nasce la Chiesa universale: immersa nella luce di Cristo, diventerà essa stessa luce che illumina il mondo.

Commento a cura di don Angelo Sceppacerca