Battesimo di Gesù: bagno di umiltà e sobrietà
Quante volte, spesso inconsapevolmente, ci affidiamo ad una persona di particolare carisma, o ci votiamo ad un santo che reputiamo più vicino degli altri alle nostre esigenze, per vedere esaudite le nostre richieste di aiuto?!
Questo approccio alla fede alimenta il sospetto che molte persone si accostino al sacramento del battesimo per semplice rispetto della tradizione o addirittura, nelle situazioni di estrema povertà, per ottenere il sigillo di garanzia di un sostegno morale e materiale nei momenti di bisogno. Succede che facciamo persino code interminabili, sospinti da una devozione che diventa affidamento e abbandono, per visitare i luoghi dedicati ad importanti testimoni della fede. Ed è proprio perché queste persone sono state degli esempi di vita nella testimonianza di Gesù che si sono guadagnate gli onori degli altari, ben al di là delle loro pur anche straordinarie qualità umane, in quanto consapevoli della infinita grandezza di colui al quale hanno dedicato la propria esistenza.
L'umiltà con la quale si affronta la testimonianza della fede, è un elemento essenziale per rendere credibile la speranza in un mondo migliore, dove la chiesa è sempre più partecipe del destino dell'umanità e dei poveri in particolare. La gente che accorre lungo la riva del Giordano per ricevere il battesimo cerca la conferma, data la sua fama di capo carismatico, che Giovanni è il Messia profetizzato nelle Sacre Scritture, forse visto più come liberatore dal dominio romano che come compimento di quella profezia. E certo non dev'essere stato facile per lui comunicare alla folla che, invece, il vero Messia è Gesù, al quale lo stesso Giovanni non ritiene d'essere degno neppure di sciogliere i lacci dei sandali. Più è alta la sua celebrità e più Giovanni pone dei limiti drastici alle perone che lo seguono, orientandole decisamente verso Gesù, il quale non si sottrae dal partecipare al rito di iniziazione proposto da Giovanni con l'immersione nelle acque del fiume Giordano. L'integrità morale del Battista trova riscontro anche in molti altri racconti di vite consacrate alla verità, alla carità e alla giustizia che hanno assunto come modello d'imitazione il Vangelo di Gesù.
Per questo l'approccio all'annuncio missionario richiede uno stile di vita contemplativo, che si realizza con umiltà di pensiero e sobrietà nell'uso dei beni.
Giovanni è stato ed è un esempio di umiltà e di sobrietà, e per questo è credibile nel far comprendere che il valore del battesimo sta tutto nell'accogliere lo "spirito" e il "fuoco" con cui Gesù benedice la nostra vita.
Non a caso l'iniziazione cristiana incomincia con il rito battesimale nel quale si fa esplicita rinuncia alle tentazioni del male, ben raffigurabili con il denaro, il potere e il prestigio. Lo spirito è l'ossigeno con cui si alimenta il fuoco della nostra fede, per dare luce e calore alla nostra relazione con Dio e con il prossimo.
Anita e Beppe Magri
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