Omelia (11-01-2013)
Riccardo Ripoli
Signore, se vuoi, puoi sanarmi

Credere davanti all'impossibile, Credere nonostante le avversità, Credere che tutto possa accadere se il Signore vuole.
Credere è una parola magica che ti fa affrontare la vita in maniera completamente diversa, ti fa entrare in una strada a cercare parcheggio alle quattro di notte quando tutti i posti sono solitamente esauriti alle sette di sera, ti fa accogliere un bambino che nessuno ha voluto perché troppo difficile e riuscire ad entrare nel suo cuore per dargli la possibilità di crescere, ti fa bussare a tutte le porte sena mai scoraggiarsi, ti fa andare avanti anche quando tutti ti deridono, ti fa studiare nonostante i brutti voti, ti fa cercare lavoro quando attorno a te la crisi miete sempre più vittime. Credere è un portentoso unguento che ti permette di insinuarti nelle pieghe della vita, scivolare tra le spire mortali di un serpente che vorrebbe stritolarti. Credere è vivere con la speranza che tutto si possa risolvere e che ciò che è ineluttabile ed apparentemente negativo sia comunque un bene per qualcuno e volontà di Dio, imparando così ad accettare ma non a subire.
Credere è gioia, è abbandono tra le braccia di un Padre che non potrà mai deluderti, è tranquillità.