Omelia (20-01-2013) |
Riccardo Ripoli |
Riempite d'acqua le giare Dio ci mette spesso davanti a richieste che umanamente ci sembrano assurde. Nel primo miracolo alle nozze di Cana Gesù ordina ai servi di mettere acqua nelle giare quando ciò che mancava era il vino. Per noi sarebbe stato assurdo, eppure i servi obbediscono e con loro grande sorpresa attingono dalle giare un vino buonissimo. Non ci stupiamo allora se il Signore ci fa delle richieste che a noi possano sembrare fuori da ogni logica umana perché è un poì mettere alla prova la nostra Fede. Spesso con i miei ragazzi mi è capitato di dover dire di no a qualche loro richiesta e magari non potergli spiegare il perché di quel no. E' bellissimo vedere quanta fiducia hanno in me perché capiscono che quel rifiuto significa che ci sono cose migliori da fare oppure che è un no dettato dal mio amore per loro. Non sempre capiscono, ma accettano proprio perché hanno fiducia e sanno che voglio loro bene più della mia stessa vita e non potrei mai fare a dire qualcosa epr il gusto di indispettirli, per gelosia, per invidia o altro. E Dio è così con noi. Ci ama come figli e mai vorrebbe il nostro male, anche se a volte per raggiungere uno scopo ci fa passare attraverso delle tribolazioni. Accettare la volontà di Dio significa lottare con ogni mezzo per i valori in cui crediamo, ma con il limite di fermarci quando la volontà di Dio è evidentemente contraria ai nostri sforzi e reputare che questo sia un bene, anche se ci è difficile capirlo. Quando morì la mia mamma avevo pregato tantissimo il Signore affinché non me la portasse via, ma così non è stato. Ho capito però quel giorno che tutto il possibile era stato fatto e che la sua morte era volere di Dio. Non capii, e come potevo, ma accettai il volere di Gesù. Lo ringraziai perché sapevo che una motivazione a quella morte c'era, anche se non la capivo. Accettai la Sua decisione e dopo nove mesi tutto cominciò a essere chiaro, le nuvole che oscuravano il sole nella mia vita si cominciarono a diradare e nacque pian piano l'Associazione che dopo ventisei anni ancora è attiva e porta il nome della mia mamma. Non so se gli Amici della Zizzi sono espressione della volontà di Dio, ma credo di si e finché non sarà il Signore a fermarci andremo avanti per aiutare tanti altri bambini che desiderano un po' del nostro amore. In altri casi non ho capito la volontà di Dio, ma non per questo non l'accetto, convinto che non possiamo capire tutto, ma che tutto è finalizzato al bene dell'uomo. |