Omelia (16-01-2013)
Riccardo Ripoli
Tutti ti cercano!

E' bello essere considerati, cercati dalle persone, richiesti a feste e manifestazioni, ma bisogna stare attenti a non cadere nella tentazione di cercare l'adulazione, di insuperbirsi per i doni che abbiamo ricevuto o se abbiamo ottenuto una certa popolarità.
Gesù è mitico in questo, si allontana quando la folla lo osanna, vuole farlo re, accorre da lui con i malati scambiandolo per un guaritore, ma si presta a parlare alle folle quando queste vogliono ascoltare il Suo pensiero.
Bellissimo il passo della Bibbia nel quale Elia incontra Dio "Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna"
In più occasioni il Signore ci ricorda che nel silenzio della nostra anima possiamo trovare la risposta ai nostri interrogativi, è con la preghiera e la riflessione che possiamo capire quale sia la strada che dobbiamo percorrere.
Oggigiorno cerchiamo di attorniarci di rumore, confusione, urla e grida, riempiamo gli stadi, sentiamo la musica a tutto volume, viviamo nelle discoteche, ci divertiamo davanti a trasmissioni dove le persone litigano, quasi a non voler sentire il refolo di vento che spira nel nostro cuore, come a voler allontanare da noi la possibilità di guardarci dentro e scoprire come siamo fatti, intravedere il cammino che ci è stato preparato, a volte lungo e stancante, perché è più facile non vedere, rifiutare a priori piuttosto che impegnarsi seriamente e con amore per il prossimo.