Omelia (20-01-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Giovanni 2,4-5 E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dirà, fatela". Gv 2, 4-5 Come vivere questa parola? Questo brano evangelico di Giovanni è ricco di significato. Gesù non ha ancora iniziato il suo ministero. Sembra quasi che anche Gesù aspetti qualche segno per cominciare la sua missione salvifica. E' la madre che dà l'avvio. E' lei che sente pena per gli sposi che non hanno provveduto vino a sufficienza. Forse intuisce che il Figlio potrebbe aiutare in qualche modo, forse anche lei è ispirata da Dio. Rimane il fatto che è lei a spingere il Figlio a muoversi. Così, egli svela qualcosa del suo mistero di Verbo divino ed incarnato per la nostra salvezza. Non è a caso che Giovanni dice che queste nozze si celebrano ‘il terzo giorno', legando questo evento al momento culminante dell''orà di Gesù, la morte in croce e la risurrezione. Dopo l'intervento di Maria segue il miracolo. I servi sono capaci di provvedere l'acqua ma solo Gesù può farla diventare vino, il vino migliore. Noi siamo capaci di offrire ciò che abbiamo, ciò che siamo e Gesù è capace di trasformare la nostra vita umana in vita divina proprio perché Gesù è Dio incarnato per la nostra salvezza. Le nozze sono pegno delle nozze eterne che Dio offre ad ogni persona che lo cerca con cuore umile. Bisogna ascoltare la parola di Maria: "Qualsiasi cosa vi dirà, fatela". Niente è impossibile a te, Signore! Tu sei incarnato per la mia salvezza, per darmi la vita eterna con te. Aiutami a godere e comprendere sempre meglio la tua presenza nell'Eucaristia, che è già un pregustare la gioia delle nozze eterne. Signore accresci la mia fede! La voce del Papa L'anno della fede sarà un'occasione propizia anche per intensificare la celebrazione della fede nella liturgia e in particolare nell'Eucaristia, che è ‘il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana tutta la sua energia? Benedetto XVI |