Omelia (21-01-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Marco 2,19 Possano forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Mc 2,19 Come vivere questa parola? Sarebbe veramente un controsenso digiunare mentre si sta godendo la festa di nozze con lo sposo! Nel Vangelo di oggi, Gesù si identifica come ‘sposo', lo sposo già prefigurato nell'Antico Testamento (per es. Is 62, 4-5). I suoi discepoli si rallegrino della sua presenza con loro, quindi è giusto festeggiare - ci sarà presto tempo per rimpiangere e digiunare quando lo sposo sarà tolta da loro, dato in mano ai Romani per essere crocifisso. Però ormai sappiamo che anche quella tragedia non è stata l'ultima parola: Egli è risorto, è vivo! Rimane qui, in mezzo a noi nell'Eucaristia. Quindi, noi che crediamo, abbiamo Gesù sempre vicino a noi. Certo, c'è posto per il digiuno come purificazione, come disciplina per tenere a freno le nostre passioni, ma questo esercizio non qualifica a fondo il cristiano, che, anche quando rinuncia a qual cosa, sempre vive la presenza dello sposo: quella che lo vivifica, lo allieta lo rende capace di amare Dio e, in Lui, il mondo intero. Signore Gesù, fa' che anche noi, vivendo con te nello Spirito, in obbedienza al Padre, portiamo a compimento il suo disegno di salvezza e diventiamo per tutti i fratelli lieti testimoni del suo amore. La voce di un grande patriarca ortodosso Tutto è già vivo. Perché Cristo è risorto. Esiste quaggiù un luogo dove non vi è più separazione, ma soltanto grande amore, la grande gioia. Quel luogo è il Calice, nel cuore della Chiesa. E da lì nel tuo cuore. Patriarca Atenagora I |