Omelia (27-01-2013) |
don Luciano Cantini |
Oggi «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Se ci guardiamo intorno non riusciamo a vedere concretizzata tutta l'istanza di liberazione che Isaia ha annunciato e che Gesù ha proclamato come giunta a compimento. Non sappiamo quando Gesù aprì quel rotolo, quale data fosse per imprimerla nella storia... quella data non la troveremo mai in un calendario perché, pur essendo nella storia, la trascende: quell'oggi è anche il nostro oggi. Quell'oggi di Dio proprio perché attraversa tutto il tempo è mio contemporaneo, è il tempo della Chiesa, è il mio tempo in cui la liberazione dell'uomo sta giungendo a compimento. a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi L'annuncio è molto concreto e immediato, quasi quasi ci spinge a rimboccarci le maniche e darci da fare. Su questa concretezza operativa si trovano convergenze anche con tanti non credenti di buona volontà. La dimensione storica però ha i limiti della contingenza e della provvisorietà. Ci sono prigioni, steccati, malattie e morti che questa nostra società ha realizzato proprio in nome della libertà... ogni azione umana di liberazione porta con sé questo limite e il rischio di innescare nuove povertà, nuove rivalità, nuove prigioni e nuovi fili spinati. Il Vangelo, invece, coinvolge la totalità dell'essere umano per una liberazione che va oltre i singoli limiti, sapendo che la Parola del Signore è tutt'altro che estranea dalla nostra vita quotidiana, dai problemi concreti che siamo chiamati ad affrontare come cristiani e come uomini, nella nostra condizione e professione di vita. proclamare l'anno di grazia del Signore L'annuncio del Giubileo - l'anno di grazia - rimette il bisogno di liberazione e ogni azione liberante nella sua verità essenziale: la misericordia di Dio. Nel giubileo la terra tornava a chi ne aveva il diritto, chi era in schiavitù riacquistava la propria vita... ogni aspetto della vita umana e della sua storia tornava a quell'equilibrio che rappresentava il dono di Dio, perché la terra, la vita, la storia appartengono a Dio. Questo ogni cinquant'anni. Gesù, proclama oggi, l'anno di grazia del Signore. La liberazione, nell'oggi di Dio, è compimento di ogni attimo della storia e di tutta la storia. |