Omelia (30-01-2013)
Riccardo Ripoli
Ecco, uscì il seminatore a seminare

Più di 500 i bambini aiutati in questi anni, quasi 50 quelli che hanno vissuto con noi in affidamento e a tutti abbiamo insegnato, donato amore, seminato i nostri principi nei loro cuori. Ce l'abbiamo messa tutta, ma proprio tutta, per donare loro un futuro, una famiglia, valori per i quali essere apprezzati. Pensate che siamo riusciti con tutti? Magari. Nostro compito è seminare, dove poi vada il seme non sta a noi giudicarlo. Ogni persona, bambini compresi, potrà far crescere la pianta o farla morire. I semi dell'amore, della famiglia, dei buoni valori germoglieranno nell'animo di chi sarà ben predisposto ad accoglierli. Non crucciatevi se vi affannate tanto per insegnare e non vedete i frutti. Se avete ben seminato i frutti verranno se la terra è buona, ma se non vedete i frutti o se vedrete perdersi coloro che avete cercato di aiutare, figli compresi, al di là del dolore, umano e comprensibile, dovete pensare che ogni persona ha la sua libertà, il libero arbitrio per decidere quale strada seguire. Il compito di ciascuno di noi è quello di mettere il massimo impegno nel seminare.