Omelia (10-02-2013) |
don Marco Pratesi |
Ruminare i Salmi - Salmo 138,8 (V Domenica del tempo ordinario, anno C) Ruminare i Salmi - Salmo 138 (Vulgata/liturgia 137),8 (V Domenica del tempo ordinario, anno C) CEI: Signore, il tuo amore è per sempre: non abbandonare l'opera delle tue mani. TILC: Signore, non ha fine il tuo amore. Non abbandonerai l'opera che hai incominciato. NV: Domine, misericordia tua in saeculum: opera manuum tuarum ne despicias. 1Corinzi 15,3-5: A voi ho trasmesso quello che anch'io ho ricevuto, cioè: che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture che fu sepolto che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. Atanasio: Non abbandonare quelli che hai creato a tua immagine In Gesù Cristo morto e risorto, Dio rimane fedele alla sua creatura, restaurando in essa la sua immagine. 1Corinzi 15,8-9: Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Cassiodoro: Il popolo dei santi prega per sé e per i propri nemici, chiedendo che diventino suoi compagni. Anche il "nemico" è opera delle mani di Dio, oggetto della sua misericordia, che deve trovare eco nel nostro cuore e nella nostra preghiera.
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