Omelia (17-02-2013) |
Wilma Chasseur |
Non riduciamoci in cenere Ecco la novità che m'è saltata agli occhi in questo vangelo! Contrariamente a quanto pensavo, Gesù non rimase sempre nel deserto, ma c'è scritto che il demonio, prima lo condusse in alto e poi lo condusse addirittura a Gerusalemme sul pinnacolo del tempio e gli propinò la famosa tentazione di buttarsi giù. Quindi furono tentazioni dinamiche, non statiche: c'è un crescendo non solo nell'intensità della proposta, ma anche movimento nel senso di spostamento di luogo. Misterioso questo aspetto! Ma procediamo con ordine. Abbiamo iniziato con il rito delle ceneri: cosa significa?
Prima tentazione, la fame: ecco la radice di ogni peccato. Noi siamo fame di potere, di successo, di piacere e facilmente soccombiamo. Se nutriamo la bestia dalle sette fauci, questa invece di placarsi, dopo il pasto ha più fame di prima. Fame dobbiamo essere, ma sapete di che cosa? O meglio di chi? Di Dio! Ecco cosa dobbiamo diventare: appetito di bene e del massimo bene che è Dio; allora le altre fami non avranno più nessun potere su di noi. "Non di solo pane vive l'uomo..."
Seconda tentazione, il potere. "Se ti prostrerai.... Sta scritto Dio solo adorerai." Dio solo è l'assoluto. "Stiamo attenti a non assolutizzare nulla. Né cose, né persone. Non è vero che senza quella tal cosa o quella tal persona, noi crolliamo. Noi siamo "altro"; siamo quel che siamo in noi, non per quello che ci sta attorno" (A. L. Blanchet). Se sentiamo che qualcosa ci attira troppo l'abbiamo già assolutizzato: prendiamo le distanze per infrangere la barriera e ritrovare la nostra libertà di figli di Dio. Se per noi i mezzi diventano un fine, sarà la...fine della libertà.
Attenti dunque alle 5 fasi della tentazione: la suggestione, il dialogo, la lotta, il consenso e il peccato. Primo: mai accogliere la suggestione o immagine, mai dialogare con essa (se Eva non avesse ascoltato il tentatore, non sarebbe caduta). Così non avrai bisogno di lottare contro e di resistere per non cadere. "Il male, una volta che lo scegli, poi è lui che sceglie te". Respingilo nel nome di Gesù e vincerai nel suo nome. Da soli è dura, ma con Lui la vittoria è sicura! |