Omelia (26-02-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Isaia 1,16-17 Lavatevi, purificatevi... imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso... Is 1,16-17 Come vivere questa Parola? Sembra che Gesù nel Vangelo odierno (cf Mt 23,1-12) usi voce alta per rimproverare i soprusi compiuti da chi pretende di osservare fedelmente la Legge e i Profeti, ma si dimentica del comandamento più grande:Amerai il Signore tuo Dio..., amerai il tuo prossimo . Ascoltando attentamente però vi possiamo notare un insegnamento fervoroso del Maestro rivolto soprattutto ai suoi discepoli: non la visibilità e gli apprezzamenti, i titoli e i posti di onore, ma il servizio umile e disinteressato. Sono gli atteggiamenti di chi veramente desidera imparare a fare il bene, come insegna Isaia . L'ipocrisia di chi si sofferma sulle apparenze va lavata, purificata - per arrivare al nocciolo del bene che è presente in ogni prescrizione. Allora si diventa capaci di cercare la giustizia per chi accanto a noi è oppresso, maltrattato, abbandonato... Bisogna però essere docili e ascoltare i maestri veri; riconoscere la verità, aderirvi e agire secondo quanto si è appreso; affidarsi con fiducia al Padre, che è uno solo, quello celeste. E anche la guida su questo cammino è una sola: il Cristo - servo mite e umile. Lavami, Signore, purificami, allontana da me ogni male; insegnami a fare il bene, con cuore docile, mite ed accogliente. Dal messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2013: «La fede è conoscere la verità e aderirvi; la carità è "camminare" nella verità. [...] La fede ci fa riconoscere i doni che il Dio buono e generoso ci affida; la carità li fa fruttificare». |