Omelia (21-03-2004)
LaParrocchia.it
La Misericordia del Padre

Le parabole della misericordia riportate da san Luca, e specialmente quella del figliol prodigo, ci invitano a prendere coscienza della nostra miseria spirituale: noi siamo peccatori. Ma più ancora ci mostrano l'immensa tenerezza di Dio nei riguardi dei peccatori. Però alla magnanimità del perdono divino deve corrispondere la generosità di cuore del peccatore perdonato.

- Magnanimità del perdono divino. Noi facciamo fatica a perdonare: quanti rancori a lungo mantenuti! Quante scuse per sottrarci ad una effettiva riconciliazione! Quanto diverso, totale, il perdono che Dio accorda a noi nel figlio suo Gesù Cristo! Lui, che è l'offeso, prende l'iniziativa della riconciliazione e ne fa le spese: il prezzo del riscatto è il Figlio suo. E proprio come il padre del figliol prodigo, lungi dal richiedere riparazioni, si preoccupa solo di organizzare la festa del ritorno e del ritrovamento.

- Magnanimità del peccatore perdonato. Non vogliamo neppure parlare di abuso di una tenerezza così grande, così profonda... sarebbe veramente un atto troppo odioso, imperdonabile! Noi peccatori dobbiamo stare attenti a non mai dimenticare che il prezzo della riconciliazione è Cristo crocifisso, è il suo sangue sparso fino all'ultima goccia.

Un buon criterio per giudicare della sincerità del nostro pentimento e della nostra riconoscenza, è il nostro modo di comportarci di fronte a chi ci ha procurato qualche torto. Sappiamo perdonare con una generosità che assomigli un po' a quella di Dio? Sappiamo dimenticare senza riserve, dal profondo del cuore, come il Padre nostro che è nei cieli?