Omelia (01-03-2013)
Riccardo Ripoli
La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo

Sembra di ascoltare una favola quando leggiamo di persone che nate nella povertà hanno creato grandi imperi, di ragazze di umili origini divenute principesse, di bambini che giocavano nelle favelas contesi da grandi squadre sportive.
Una favola che pensiamo possa capitare soltanto a pochi eletti, a persone baciate dalla sorte e sospirando continuiamo a vivere nella nostra quotidianità, sperando magari un giorno di essere baciati dalla sorte con un biglietto vincente della lotteria o attraverso l'eredità di un lontano parente a noi sconosciuto.
Eppure non ci rendiamo conto che è alla portata di tutti poter cambiare le sorti della nostra esistenza, da ultimi diventare primi.
Olimpia ha vissuto la sua vita nella piena umiltà dando tutta sé stessa per il prossimo, non è mai andata sui giornali, non ha mai fatto l'assessore o il consigliere comunale, men che mai ha cercato posti di potere, eppure le cronache del cielo parlano di lei ed ha conquistato agli occhi di Dio un posto di rilievo.
Ognuno di noi può divenire pietra angolare, ma non cercando il potere, non lottando per una poltrona in parlamento, non rubando o corrompendo, ma semmai in modo diametralmente opposto.
Chi si umilia, chi si mette al servizio degli altri sarà considerato importante nel Regno di Dio, ma se non credete nella vita eterna pensate all'importanza che avrete per i poveri che sfamerete, per le lacrime che asciugherete, per i bambini che salverete, e quale ricompensa migliore di un sorriso si può pensare di avere in questa nostra vita?