Omelia (10-03-2013) |
don Luca Orlando Russo |
Bisognava far festa e rallegrarsi! La liturgia di questa quarta domenica di quaresima pone l'accento sul significato e sulla peculiarità del pentimento evangelico. La parabola non ha paralleli, la troviamo solo nel vangelo di Luca e pone una domanda, cara al terzo evangelista: quando si è giusti davanti a Dio? Scribi e farisei hanno la loro risposta: è giusto chi osserva scrupolosamente la legge. In fondo è il problema che ci poniamo tutti noi credenti, e non sono pochi quelli che sia pure non teoricamente, affermano che l'osservanza della legge divina ti fa giusto davanti a Dio. Gesù risponde con questa parabola che si presenta strutturata in due sezioni, quasi due atti: la prima dove gli attori sono il Padre e il figlio minore, la seconda dove troviamo ancora il Padre e il figlio maggiore. In entrambe le scene il Padre della parabola si muove e afferma una logica estranea, anzi opposta a quella dei figli: la promozione della vita senza calcoli che antepongono l'avere all'essere. I figli questa logica non l'hanno ancora compresa, anzi, sono così lontani che non riescono a capire questo Padre, fino al punto che la parabola non ci dice se essi condividono la gioia del Padre e fanno festa con Lui. La parabola, in maniera molto sottile, lascia all'ascoltatore porsi la domanda: e io nei panni di uno e/o dell'altro figlio come avrei vissuto quella festa? vi avrei preso parte? e, laddove vi avessi partecipato, quali sentimenti animano la mia partecipazione? In realtà questa chiusura, pensata ad arte, ci mette davanti al fulcro del messaggio di questa quarta domenica. Il vero problema, infatti, non è sapere se io sono il primo o il secondo figlio, quanto piuttosto vagliare la mia reazione di fronte alla scoperta della logica di un Padre che è sempre disposto a venirmi incontro. La vera domanda è: davanti dell'amore folle del Padre cosa decido di farmene? Questo è un punto molto delicato. Non scoraggiamoci se ci dovessimo accorgere che, pur non volendolo, anche noi lasciamo il Padre solo a far festa. Lui lo ha già messo in conto e, forse, proprio per questa via alla fine impareremo a pregare il Padre che sia Lui a farci dono di un cuore che sappia far festa. In cammino! Buona domenica e buona settimana! |