Omelia (17-03-2013) |
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COMMENTO ALLE LETTURE a cura di Mons. Remo Bonola Introduzione. Un'iniziativa strabiliante di Dio: fornire nel deserto gratuitamente acqua abbondante al suo popolo, come segno per farlo uscire da situazioni scabrose di: 1. Aridità spirituale 2. Ignoranza 3. Peccato Mediante la sua misericordia e il suo perdono. 1. Un'iniziativa strabiliante di Dio: far uscire l'uomo da situazioni di aridità spirituali, nel deserto della vita. " Così dice il Signore: Quello, che il Signore ha fatto nel deserto, per dissetare il suo popolo privo di acqua, continua a compierlo, a favore di ciascuno di noi in senso morale, con una strategia in tre mosse: 1. Aprendo una strada di salvezza con la sua Parola rivoluzionaria, nel deserto della vita quotidiana. 2. Dissetando l'uomo ridotto a terra arida dalle molteplici proposte di neopaganesimo imperante, per il quale nessuno può sfuggire al bisogno di Dio. Così infatti prega il Salmo 63 "O Dio! Tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco; di te ha sete l'anima mia, a Te anela la mia carne come terra deserta, arida, senza acqua". 3. Facendosi trovare in un luogo singolare: alle sorgenti di un caratteristico Santuario, che è la Chiesa. E' nella Chiesa infatti, che l'uomo può trovare le acque risanatrici, quelle dei sacramenti, capaci, per volere di Cristo Gesù suo fondatore, di debellare qualunque specie di aridità morali e spirituali. Riflessione. Il Signore dunque, mette la sua preziosa acqua risanatrice, a disposizione di chiunque voglia tornare a vivere: società civile, singolo individuo e gli stessi membri della Chiesa. Però non sempre queste tre categorie, trovano la strada facile per farsi risanare. Quali le cause? a. Per quanto riguarda la società: stando all'analisi di esperti sociologi: b. Per quanto riguarda l'individuo, sempre secondo il sociologo succitato: Infatti i sociologi ignorano, che il Signore può sempre immettere fiumi d'acqua viva, sia nella società, che nell'individuo. L'importante è lasciarsi risanare dalle acque salutari, che il Signore continua sempre a donarci attraverso la Chiesa. Questa, nonostante i mille problemi, ci ha ricordato il Santo Padre Benedetto XVI nel suo struggente commiato, e il Salmo 63 conferma dicendo: "Così nel Santuario (= la Chiesa) ti ho cercato". c. Per quanto riguarda la Chiesa infatti sappiamo, che per volontà del suo fondatore Cristo Gesù, è stata collocata nel mondo, ma solo per essere con il mondo e per il mondo. In che senso? Quello di essere solidale con l'uomo, con tutte le sue aspirazioni, con i suoi tormenti, con i suoi dolori, con il suo mistero di vita e di morte, unicamente per salvarlo, garantendogli con l'uso delle acque risanatrici (= i sacramenti) un'unica felicità, sia terrena che eterna. E' questa la missione specifica della Chiesa nella storia, anche se molti la combattono, la deridono, la danno per morta. A questo proposito mi piace l'arguta osservazione dell'inglese Edmund Burke (1729-1797), quando afferma: 1. Un'iniziativa strabiliante di Dio per far uscire l'uomo dall'ignoranza sulle cose che contano. "Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo, mio Signore. Per Lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura per guadagnare Cristo". (2ª lettura) Parole forti queste di S. Paolo, che fanno riflettere seriamente quanti idolatrano le cose di questo mondo, oppure idolatrano le possibilità della scienza e della tecnologia, ma ignorano la cosa più importante della vita: conoscere chi è veramente Cristo Gesù e quale ruolo indispensabile abbia per ciascuno di noi in vista della salvezza eterna. Tant'è, che Gesù stesso solennemente sentenzia: Qualche anno or sono, ancora cardinale, Ratzinger ebbe a dire: 1. Un'iniziativa strabiliante di Dio: far uscire l'uomo dalla caverna del peccato, con lo sguardo luminoso del suo amore. " In quel tempo Gesù disse: Riflessione. In questo toccante episodio del Vangelo, a dominarla scena dell'accaduto è lo sguardo di Gesù. 1. Uno sguardo che fulmina i farisei ipocriti e perbenisti, mettendone a modo la malizia e costringendoli a ritirarsi in buon ordine, cominciando dai più vecchi. 2. Uno sguardo di misericordia e di perdono, che fa risorgere i peccatori pentiti. Tutto l'episodio di cronaca si sviluppa in cinque fasi: a. Gesù sta insegnando nel Tempio b. Una squadra di perbenisti gli presentano una donna sorpresa in fragrante adulterio, magari forse anche con uno di loro c. L'accusa in termini di legge, quella della lapidazione d. Il tranello viene perentoriamente sventato dalla dialettica di Gesù: e. Il perdono e la riabilitazione della donna, che scaturiscono dallo sguardo di amore di Gesù. Come lo sguardo di Gesù ha condannato gli ipocriti e ha perdonato la peccatrice, così deve essere anche il nostro sguardo di: condanna, per chi fa volutamente il male perdono, amore e misericordia per chi vuole redimersi dal male, o si sente trascurato dagli altri. In quest'ultimo caso, lo sguardo è creatore di novità, quando la persona a cui è diretto nel sentirsi amata avverte, che per gli altri è tornata a vivere e a sentirsi importante. Conclusione. Solo nella misura che sappiamo recepire le acque risanatrici di Dio, dando importanza alle cose che contano nella vita, come l'amore e il perdono per gli altri, solo così potremo distruggere le tante fabbriche di sassi per vederli finalmente cadere dalle mani, di quanti sono sempre maestri pronti a scagliarli contro tutti. |