Omelia (26-03-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Isaia 49,6 E troppo poco che tu sia mio servo... Io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra Is 49,6 Come vivere questa Parola? Continua la lettura dei cantici del Servo del Signore e continua la riflessione sui nostri atteggiamenti di "servi fedeli", di coloro che ascoltano e mettono in pratica la parola del Signore, secondo la vocazione di cui siamo stati investiti. A volte però noi ci accontentiamo ad essere "servi fedeli": eseguiamo perfettamente i compiti che ci sono stati assegnati, rispettiamo quelli degli altri e... aspettiamo la giusta ricompensa. Sarebbe troppo comodo ad essere servi solo così. Il Signore ci invita ad allargare l'orizzonte oltre i cerchio ristretto delle nostre mansioni quotidiane. Accogliendo il Signore nella nostra vita accettiamo anche il suo compito e il suo modo di essere luce di salvezza per tutti i popoli - e quindi per tutte le persone che oggi incontriamo sulla nostra strada, ma di cui forse non ce ne accorgiamo oppure addirittura le ignoriamo. Chiniamoci verso di loro, prendiamocene cura! Affinché anche loro possano attendere la salvezza del Signore, e tutti noi insieme diventare luce illumina il mondo. Sii tu la mia roccia, Signore, una dimora sempre accessibile! (dal Salmo responsoriale 71,3) Dall'omelia del papa Francesco (19 marzo 2013): «Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio... Solo chi serve con amore sa custodire!». |