Omelia (23-03-2013)
Monaci Benedettini Silvestrini
"Che facciamo? Quest'uomo compie troppi segni"

Ezechiele annunzia il ritorno dall'esilio e la riunificazione del popolo sotto un unico pastore. "Farò con loro un'alleanza di pace, che sarà con loro un'alleanza eterna... In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo". Ogni uomo è chiamato a vivere con Dio, in pace e fraternità. Nel Vangelo, l'avvenuta risurrezione di Lazzaro accresce il numero dei credenti, ma accresce l'opposizione dei dignitari del tempio e dei farisei. Càifa', sommo sacerdote, decide: "Non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera". L'interesse politico supera la diatriba religiosa. L'evangelista intèrpreta bene la nuova situazione: "Profetizzò che Gesù doveva morire per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi". La volontà di Dio si realizza: la salvezza si compie grazie al sacrificio del Figlio.