Omelia (24-03-2013)
mons. Giuseppe Giudice
Il desiderio di Dio per le sue creature

Oggi ci accompagnano due Vangeli: uno ci porta con ramoscelli d'olivo tra le mani alla festa dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme; e l'altro, con i pugni chiusi ed alzati, ci conduce alla Croce di Gerusalemme. Due canti sono lo sfondo di questa liturgia: Osanna e Crocifiggilo!

L‘Accolto è il Rifiutato; il Festeggiato è il Crocifisso; il Figlio è il Servo di Dio Uno e Trino. Siamo anche noi così: ramoscelli di palme tra le mani e pugni chiusi per condannare. Celebriamo il mistero della Passione, letta quest'anno con il cuore di Luca e con un briciolo di fede. Chiediamo un orecchio attento per accogliere nella Passione lo svuotamento del Figlio di Dio e l'umiliazione della Croce.

Entriamo nel mistero, quasi smarriti e attoniti, con il desiderio di Gesù: Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi. Sì, Egli vuole mangiare la sua Pasqua con noi.