Omelia (28-03-2013) |
mons. Antonio Riboldi |
Giovedì Santo IN MATTINATA, in tutte le cattedrali della Chiesa nel mondo, ogni vescovo raduna, in modo particolare, tutti i sacerdoti della sua Diocesi, per quella suggestiva celebrazione definita ‘Messa del Crisma', ossia la benedizione degli oli sacri: dei catecumeni, degli infermi e del sacro crisma. Momenti, grandi momenti, Cresima, Sacerdozio, Consacrazione episcopale, che sono, non solo la designazione e consacrazione di noi uomini nel nostro cammino vocazionale, ma sono espressioni della Forza dello Spirito. Davvero siamo ‘unti del Signore'. Ed è un momento, questo, che ‘fa vedere' come davvero la Chiesa è Corpo di Cristo, visibile nella grande Comunione dei sacerdoti con il vescovo: è la Festa dei sacerdoti e di tutti i fedeli, uniti in comunità con il proprio vescovo. Un evento davvero grande e commovente. A SERA: con grande solennità, come a continuare ‘la Cena del Signore', ossia il dono dell'Eucarestia, nelle parrocchie viene celebrata la S: Messa definita ‘In Caena Domini', ossia ‘nella Cena del Signore'. È la solennità della ‘prima Comunione' della Chiesa, rappresentata dagli Apostoli, con il Corpo e Sangue di Gesù, donato per sempre quella sera. Una Cena che da allora non finisce mai ed è la grande manifestazione di Dio che si fa Dono, Pane di Vita, per noi: ‘Mistero grande della fede'. È qui che si misura quanto conta l'Eucarestia per noi: se poco o se tanto. Ognuno deve chiederselo. Così commentava, il caro Giovanni Paolo II, il suo rapporto con l'Eucarestia, nell'Enciclica ‘Ecclesia et Eucarestia'. "Da oltre mezzo secolo, ogni giorno, da quel 2 novembre 1946, in cui celebrai la prima Messa, nella cripta di San Leonardo, della cattedrale del Wawel di Cracovia, i miei occhi si sono raccolti sull'ostia e sul calice in cui il tempo e lo spazio si sono in qualche modo ‘contratti' e il dramma del Golgota si è ripresentato vivo, rivelando la sua misteriosa ‘contemporaneità'. Ogni giorno la mia fede ha potuto riconoscere nel Pane e nel Vino consacrati, il divino Viandante che un giorno si mise al fianco dei due discepoli di Emmaus per aprire loro gli occhi alla luce e il cuore alla speranza'. (Dall'Enciclica sull'Eucarestia) Oggi, siamo chiamati a vivere questo dono. Ci saremo tutti? Vorrei che fossero nostre le parole di Pietro, davanti alle nostre difficoltà nel credere: "Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna...Conferma la nostra fede!" |