Omelia (30-03-2013)
Riccardo Ripoli
Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro

Quando mi cerco di immaginare questa pietra, penso ad un grosso macigno che solo con la forza può essere scalzato dal posto dove è stato messo.
Lo immagino come il nostro peccato, pesante fardello che ci opprime, un peccato accettato da noi per chiudere dentro il nostro cuore il dolore, la sofferenza, la paura della morte.
Ma ciò che dentro è rinchiuso per la paura di affrontarlo marcisce e corrompe il nostro corpo e la nostra anima. Occorre una grande forza per far rotolare quel macigno, ed è fin troppo chiaro che da soli non potremo mai farlo rotolare via. Abbiamo bisogno di aiuto e l'unico che ha la forza necessaria per sollevarci da tale impedimento è il Signore. La forza dell'amore vale molto di più della forza fisica perché, come ha detto Papa Francesco, è con il bene che si combatte il male. Non ho mai visto una vera pace dopo una guerra, ma solo vincitori e vinti, tensioni, propositi di vendetta, attentati, fazioni e divisioni. Quando invece un cambiamento avviene con amore, dialogo, ricerca di soluzioni comuni si assiste ad una pace che porta a costruire un futuro buono per tutti, senza imposizioni.
Che brutto spettacolo stanno offrendo i politici di oggi ai giovani. Da una parte ci sono coloro che sono ancorati al potere e dettano legge, dall'altra invasati che dichiarano "la democrazia siamo noi". Facciamo rotolare questo masso che ci opprime e dialoghiamo cercando soluzioni comuni per il bene del prossimo, sarebbe un bell'insegnamento per i ragazzi di oggi.
Eppure basta vedere come il Papa in pochi giorni di pontificato abbia già ricevuto un altissimo consenso anche tra coloro che non credono, significa che l'amore può molto più della prepotenza, della forza fisica, dell'imposizione di regole.