Omelia (07-04-2013) |
Riccardo Ripoli |
Pace a voi! Il Signore è venuto a portare la pace dandoci gli strumenti e lo Spirito per poterla perseguire. Avete mai giocato ad acchiapparello, nel quale quando chi insegue tocca una persona la trasforma in inseguitore ed ogni tocco della mano trasforma il bimbo raggiunto in inseguitore. Ecco Dio fa così con noi, ci passa la pace, gli insegnamenti, i valori e ci chiede di toccare altri con il nostro amore in una catena senza fine. Molte sono le persone che venendo da noi tornano a casa dicendo di aver ricevuto qualcosa, degli spunti di riflessione, dei principi su cui meditare. Non è certo merito nostro ma della persona che giunge nella nostra casa perché ha deciso di mettersi in gioco, di ascoltare le nostre regole, i dialoghi con i ragazzi, di condividere momenti di gioia e di tristezza. Chi, con noi o in mille altre situazioni, accetta di scendere in campo e giocare la partita non può non restare coinvolto, non può mettersi in panchina ed aspettare che il tempo passi, che il gioco finisca perché viene coinvolto con forza, con quella passione che l'amore che ci lega e ci anima e ci fa andare verso coloro che incontriamo nel nostro cammino. Ma è vero anche il contrario. Quando un volontario, una bambino nuovo o chiunque varca la nostra porta d'ingresso porta con sé qualcosa di positivo e lo deposita nei nostri cuori donandoci la sua esperienza, le risorse, le critiche costruttive arricchendoci con quella pace che il Signore per primo ha portato a tutti noi, quella pace che oggi ci chiama a distribuire a piene mani in nome suo. |