Omelia (09-04-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Atti 4,32

La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola
At 4, 32


Come vivere questa Parola?

Con poche ma essenziali pennellate, Luca ci offre quest'oggi un ritratto ideale della Chiesa delle origini, sintetizzato in quel "un cuor solo e un'anima sola".

Un'immagine idilliaca che, ovviamente, non va presa alla lettera. Altri passi del Nuovo Testamento lasciano intravvedere un tessuto umano non molto dissimile dall'attuale: intreccio di nobili tensioni e meschinità. Lo ritroviamo anche nel gruppo apostolico ancora vivente il Maestro.

Ciò però non faceva perdere di vista la meta. Quel "Padre che siano uno" riecheggiava nei cuori mantenendo alta la tensione, così che le fragilità venivano, non scusate o sminuite, ma come riassorbite da quel più di amore a cui ognuno si sentiva chiamato.

Qui Luca mette l'accento sui bisogni materiali a cui si cercava di rispondere nel segno della carità, Paolo, a sua volta, metterà il dito sulla necessità di seguire con amore i più deboli perché nessuno si perda. Modalità diverse di vivere la fraternità, prestando attenzione all'altro e pronti, all'occorrenza, a pagare di persona pur di soccorrere chi si fosse trovato in difficoltà.

In una parola: sono i cuori che si dilatano così che ognuno accoglie e si sente accolto, comprende e si sente compreso. Le diversità permangono, ma i cuori si fondono in un unico slancio di amore che attinge a Cristo: è lui il fulcro, il centro di unità verso cui ognuno converge, apportando la ricchezza e anche il limite che lo definisce.

Concedimi, Signore, di non perdere mai di vista te e il tuo anelito di unità, e insegnami le vie della comunione.

La voce di un padre apostolico

Siate una cosa sola: un'unica preghiera, un'unica supplica, un'unica mente, un'unica speranza nell'amore, un'unica gioia purissima: questo è Gesù Cristo e nulla è meglio di Lui! Accorrete dunque tutti a quell'unico tempio di Dio, intorno a quell'unico altare che è Gesù Cristo: egli è uno, e procedendo dall'unico Padre, è rimasto a lui unito, e a lui è ritornato nell'unità
S.Ignazio di Antiochia