Omelia (21-04-2013)
Giovani Missioitalia
Gesù è l'unico nostro Buon Pastore

Il Vangelo di questa domenica è molto breve, ma molto ricco di significati.

Ci dice quali sono le caratteristiche delle pecorelle di Gesù e quali le caratteristiche del Buon Pastore, cioè di Gesù.

Le pecorelle non i pecoroni: seguiamo Gesù perché sappiamo chi è Lui, gustiamo il Suo Amore e per conseguenza vogliamo ricambiarlo; non siamo privi di personalità, pronti a seguire il primo che ci getta un fischio.

Le pecorelle sono coloro che "ascoltano" la Sua voce e lo "seguono", cioè liberamente e consapevolvente decidono di porsi dietro a Lui, sicuri di giungere alla piena realizzazione di sè, alla Salvezza.

Il Buon Pastore è Gesù che "conosce" le Sue pecore, cioè le ama profondamente e infatti "dà la Sua vita" per loro, e "nessuna andrà perduta" "per nessun motivo", perché "nessuno potrà strapparle dalla Sua mano". Esse Gli appartengono perché sono per Lui un dono ricevuto dal Padre. Il Padre e il Buon Pasrore sono tra loro "una sola cosa".

Cari amici, Gesù chiamandoci ad essere Sue pecorelle ci chiama a partecipare alla Sua opera di Salvezza. Non ci vuole pecoroni, ma consapevoli e liberi collaboratori della Salvezza del mondo.

Con la nostra testimonianza di persone che credono all'Amore e vivono di quest'Amore, vogliamo aiutare ogni essere umano a scoprire e gustare quest'Amore, perché questo mondo sia più umano, più degno di essere abitato da persone che hanno riscoperto non solo la vera umanità ma anche la dolce realtà di partecipare per sempre alla stessa vita di Dio.



Il commento al vangelo è di padre Deodato Mammana