Omelia (28-04-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Apocalisse 21,4-5

Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte, né lutto, né lamento né affanno perché le cose di prima sono passate (...) Egli disse: "Ecco io faccio nuove tutte le cose".
Ap 21,4-5


Come vivere questa Parola?

L'orizzonte di noi che crediamo al Signore Gesù e al suo rivelarsi nella Sacra Scrittura è davvero luminoso. La speranza lo inonda come un sole che dà senso benefico a tutto.

Ciò che l'autore Sacro dice con la tenerissima espressione di un Dio pronto ad asciugare ogni lacrima apre cerchi di consolazione in cuore. Quello che poi subito dopo afferma, ossia il fatto che morte nostra e dei nostri cari, dolore, affanno, scompariranno per sempre, mette il cristiano in condizione di vivere in un continuo respiro di speranza teologale.

Quel dire che Dio rinnoverà ogni cosa, cioè l'intera faccia della terra, ci mette in mano la carta vincente di ogni non senso e depressione.

Altrove la Bibbia affermache la vita è molto breve (Cfr salmo 25) però si tratta di capire che in realtà non finisce; solo si trasforma nella infinita gioia del giorno eterno come la Sacra Scrittura insegna.

La voce del salmista

"Quanto è breve la mia vita". (Sl 89, 47)
Ogni creatura vedrà la salvezza di Dio. (sl 31)