Omelia (10-05-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Atti 18,9-10 Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te At 18,9-10 Come vivere questa Parola? Paolo è reduce da un'esperienza alquanto amara, come il fallimento ad Atene, e il suo predicare non è certo accompagnato da un plauso corale: proprio il suo parlare gli ha già procurato e gli procurerà ostilità, battiture, prigione e morte. L'invito a non aver paura e a continuare a portare l'annuncio del vangelo cade quindi su un terreno già arato dalla prova: come non avere paura quando si conosce il prezzo del proprio zelante spendersi per la Parola? Vi corrispondesse almeno un'adesione piena! Tutt'altro! Proprio i suoi correligionari si mostrano particolarmente ostili e chiusi. Ma l'invito di Cristo non si esaurisce qui. È proprio ciò che segue ad infondere coraggio e a rilanciare senza paure: "Io sono con te!". Un impegno divino che diviene certezza nel cuore del credente, di ogni credente. L'espressione, infatti, ricalca esattamente la promessa già fatta ai discepoli prima dell'ascensione, quindi rivolta non solo a Paolo, ma a tutti, anche a me, a te. La testimonianza, a cui sta richiamandoci con forza anche il nostro Papa, una testimonianza di vita che è già di per sé annuncio, ha il suo prezzo, ed è facile provare la tentazione di rintanarsi coniglisticamente in una fede che si esaurisce tutta nel privato: una fede da sacrestia che disdice il vangelo. Gesù lo si ritrova nel tempio, nella sinagoga, ma solo in determinati momenti: il resto della sua vita si snoda sul ritmo dei passi che lo portano a incontrare gli altri là dove vivono: entra nelle loro case, percorre le loro strade, si china su ogni dolore, parla con il gesto l'attenzione la parola, ovunque. E anche per lui, tutto ciò ha un prezzo, di fronte al quale non si ritrae, neppure quando assume la sagoma della croce. Egli attingeva la forza dalla costante presenza e unione con il Padre, a noi lascia la certezza della sua costante presenza e l'invito a rimanere uniti a lui come i tralci alla vita. Allora anche per noi è possibile slanciarci nell'avventura di un annuncio che sarà gioia per noi e per i fratelli, segnando quella ripresa tanto auspicata ai nostri giorni. "Io sono con te!" mi vai ripetendo nel cuore, Signore. Questa tua parola mi infonda il coraggio di camminare con il capo alto, professando gioiosamente di averti incontrato. La voce del papa emerito Abbi il coraggio di osare con Dio! Provaci! Non avere paura di Lui. Abbi il coraggio di rischiare con la fede! Abbi il coraggio di rischiare con la bontà! Abbi il coraggio di rischiare con il cuore puro! Compromettiti con Dio, e vedrai che la tua vita diventa ampia e illuminata, non noiosa, ma piena di infinite sorprese, perché la bontà infinita di Dio non si esaurisce mai! Benedetto XVI |